SARA’ PRESENTATO IL VOLUME ‘EUPLOIA – BUONA NAVIGAZIONE’ L’8 MAGGIO DI MATTINA PRESSO L’ARSENALE DELLA MARINA REGIA DI PALERMO ED AL CASTELVETRANO PRESSO IL MUSEO CIVICO NEL POMERIGGIO. PRESENTI SEBASTIANO TUSA E VALERIO MASSIMO MANFREDI
Verrà presentata venerdì 8 maggio 2015 alle ore 11.00, presso l’Arsenale della Marina Regia di Palermo, la mostra “I Rostri della Battaglia delle Egadi a Castelvetrano”.
Interverranno: Valerio Massimo Manfredi, Archeologo e scrittore, Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare. Seguirà la presentazione del volume “Euploia – Buona navigazione” di
Sebastiano Tusa.
Nel pomeriggio, alle ore 17.30 presso il Museo civico selinuntino di Palazzo Majo a Castelvetrano (TP), verrà presentata la mostra “I Rostri della Battaglia delle Egadi a Castelvetrano” e il volume “Euploia” con gli interventi del Felice Errante, Sindaco di Castelvetrano Selinunte, Giovanni Leto Barone, Direttore Parco di Selinunte, Nicola Cascio Ingurgio, Presidente Collegio dei Rossi, Valerio Massimo Manfredi, Archeologo e scrittore, Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare.
Il museo civico conserva alcuni importantissimi reperti archeologici. Si tratta di 40 anfore rinvenute nel mare delle isole Eolie e dei tre Rostri della Battaglia delle Egadi, che sono stati rinvenuti, oltre un anno fa, grazie al certosino lavoro del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa e del suo staff e che erano custoditi presso ‘Il Centro Archeologico Museale’ (Cam) di Triscina di Selinunte.
L’importante e storico trasferimento dei reperti ha visto coinvolti il presidente della Fondazione ‘Kepha onlus’, Pandolfo Pandolfi e il direttore del Cam, Giovanni Miceli. Determinante la disponibilità della Soprintendenza del Mare e nello specifico di Sebastiano Tusa e Francesca Oliveri, che hanno accolto favorevolmente l’ipotesi progettuale dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Errante, fornendo le necessarie autorizzazioni.
Il museo civico, che già ospita una serie di importanti reperti selinuntini, e che ha nell’Efebo bronzeo la sua punta di diamante, si è, quindi, arricchito, di questi prestigiosi reperti che accrescono ulteriormente le potenzialità del sito.
Riportiamo, tratto da www.castelvetranonews.it le ‘Note Storiche’ a cura del direttore del Cam, Giovanni Miceli.
I rostri sono stati recuperati dalla Soprintendenza del Mare l’estate scorsa nei fondali delle Isole Egadi, tra Levanzo e Favignana,per una felice intuizione del prof. Sebastiano Tusa.
Appartenevano alle navi del console Lutazio Catulo il quale comandava la flotta romana contro quella cartaginese.
lI generale romano ebbe l’astuzia di disporre la flotta a favore di vento tenendo le navi ferme con l’ausilio di grosse e pesanti ancore. Appena comparvero davanti l’isola le navi cartaginesi, il console diede l’ordine di tagliare le cime delle ancore, senza perdere tempo ad issarle lanciando così le navi come missili contro quelle nemiche. La flotta cartaginese fu annientata e Roma conquistò il dominio del Mediterraneo.
I rostri recuperati appartengono a quelle navi romane affondate ed é ragionevole pensare che sui fondali delle Egadi nel tratto di mare tra Trapani, Levanzo e Favignana debbano giacere ancora molti rostri. Molti furono recuperati dagli stessi romani che, insieme al riscatto pagato dai Cartaginesi, costituirono il bottino di guerra che venne suddiviso tra i soldati e gli armatori delle navi. L’iscrizione sui rostri reca il nome dell’armatore che finanziò l’armamento.
Il generale Lutazio Catulo divenne molto ricco e con parte della sua quota di bottino fece erigere a Roma nella attuale piazza Largo di Torre Argentina,un tempio dove qualche centinaio di anni dopo morì per i colpi dei congiurati, Giulio Cesare ed insieme a lui moriva la Repubblica.

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Catulo, i rostri e la battaglia delle Egadi a Palermo e Castelvetrano
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