“Dopo aver inserito aspetti fondamentali dell’agricoltura in provvedimenti che parlavano di tutt’altro in maniera irrazionale e confusa, il governo ci propone questo provvedimento che purtroppo fa trasparire la totale assenza di un modello di riferimento cui aspirare per far ripartire un comparto strategico, oggi ridotto al collasso”. Così Giuseppe Ruvolo, senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà e membro della Commissione Agricoltura, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama durante la discussione generale sul ddl sulla semplificazione del settore agricolo.
“Da un primo provvedimento presentato nel luglio 2013 siamo arrivati ad oggi – ha ricordato Ruvolo – e questo governo non è riuscito a risolvere nessuno dei problemi del comparto, anzi ne ha creati di nuovi con l’imposizione dell’Imu agricola. In sede europea non siete stati capaci di scrivere che l’etichettatura deve essere obbligatoria, volete unire la Forestale alle altre forze dell’ordine senza spiegare chi poi si occuperà dei controlli in ambito agricolo in un momento in cui il Made in Italy è messo a dura prova da sofisticazioni e plagi. Noi abbiamo presentato 17 emendamenti, specifici e di buonsenso, ci auguriamo che non siate sordi alle nostre esigenze che sono le stesse degli agricoltori italiani. Qui non si scherza, parliamo di un comparto strategico, parliamo di famiglie, parliamo di lavoratori. Il governo rispetti gli agricoltori”.