fonte: www.ugl.it
PER IL SINDACALISTA IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI FAGOCITA L’APPRENDISTATO E CANCELLA FORMAZIONE E QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
“L’Istat fotografa bene tutte le distorsioni del nostro mercato del lavoro: anziani penalizzati dagli effetti perversi della riforma Monti-Fornero delle pensioni; Giovani che, invece, vorrebbero lavorare ma non trovano solide opportunità. A tutto questo poi, si aggiunge il contratto a tutele crescenti, ulteriore danno per i giovani, che sta fagocitando l’apprendistato e cancella formazione e qualificazione professionale”. Così Fiovo Bitti, segretario confederale Ugl, in merito ai dati diffusi dall’Istat.
“In un tale contesto – precisa il sindacalista – purtroppo, manca ancora la riforma dei servizi per l’impiego che pure avrebbe un ruolo decisivo nella ricollocazione di coloro che perdono il posto di lavoro e che – conclude – invece vengono lasciati al loro destino di disoccupati di lunga durata”.