mercoledì, 12 Novembre 2025
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    Formazione. Lo Sciuto (NCD), Da Governo risposte immediate o sarà macelleria sociale

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    di COLAPISCI

    DAL PRIMO GIUGNO GLI ENTI FORMATIVI AVVIERANNO LE PROCEDURE DI LICENZIAMENTO. IN DUE ANNI E MEZZO L’ESECUTIVO CROCETTA NON HA PROGRAMMATO ALCUNCHE’ ED IL COMPARTO, GIA IN SOFFERENZA, POTREBBE PIOMBARE NEL DRAMMA SOCIALE

    Il 4 giugno prossimo si aprirà il tavolo di crisi del settore della Formazione professionale. L’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso, ha raccolto l’allarme lanciato dalle associazioni degli enti formativi e dal mondo del lavoratori e delle rappresentanze sindacali ed ha convocato un incontro per discutere di: “Politiche attive e passive. Ente Bilaterale”.
    Sulla mancata riforma del settore, che ha certificato l’inadeguatezza del Governo regionale, guidato dal presidente Rosario Crocetta, è intervenuto Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Nuovo Centro destra all’Assemblea regionale siciliana.
    Lo Sciuto, che è anche componente della Commissione Cultura e Lavoro all’Ars, torna a criticare l’atteggiamento degli assessori al Lavoro e alla Formazione professionale che ripetutamente hanno assunto precisi impegni con il Parlamento siciliano che poi non si sono concretizzati, gettando nella disperazione migliaia di lavoratori.
    “Lo scorso 8 aprile – dice il deputato trapanese – è stato siglato un accordo con gli Enti formativi per il ricollocamento degli ex sportellisti presso i soggetti gestori di appartenenza. C’è stato un impegno da parte dell’assessore Caruso – aggiunge – che tutto il personale, escluso gli orientatori che avrebbero continuato presso il Ciapi, sarebbe stato riassunto presso i propri enti compresi quelli rimasti senza datore di lavoro che sarebbero stati in un secondo momento riassorbiti tra i soggetti gestori”.
    “Ci chiediamo – continua Lo Sciuto – dove sono finiti i 35 milioni che dovevano essere assegnati agli enti formativi per riassorbire gli ex sportellisti attraverso il Programma Garanzia Giovani. Non è tollerabile l’atteggiamento del Governo Crocetta che, alle porte del mese di giugno, continua a perder tempo”.
    “Chiameremo in Commissione Lavoro – annuncia il parlamentare Ncd all’Ars – gli assessori Caruso e Lo Bello ed i dirigenti generali al Lavoro, Anna Rosa Corsello ed alla Formazione professionale, Gianni Silvia, per spiegarci cosa sia successo in questo periodo di ‘vacatio’ che ha lasciato gli operatori senza retribuzione, atteso che non c’è neanche l’indennità di Cassa integrazione guadagni in deroga”.
    Per Lo Sciuto “E’ davvero sconcertante apprendere che tutti gli impegni assunti nella Commissione di merito al Parlamento siciliano l’indomani vengano disattesi e questo accade da due anni e mezzo. Il Governo – precisa – dovrà dirci qual è la ricetta per evitare che dal primo giugno tutti gli enti formativi avviino le procedure di licenziamento collettivo, dato che ancora ad oggi non si conosce quando partirà, per esempio, il nuovo piano formativo regionale”.
    “Eppure – sottolinea – era stato proprio l’assessore Lo Bello ad impegnarsi in Commissione Lavoro a pubblicare entro il 15 giugno la ‘Manifestazione d’interesse’ per il piano formativo 2015/2016. Un ritardo insostenibile se si pensa che insistono ancora decine di enti formativi che attendono la notifica del decreto di finanziamento per avviare la terza annualità dell’ex Avviso 20/2011. Decreti che sono stati firmati dal dottore Silvia nei giorni scorsi dopo mesi e mesi di ritardo”.
    “”Chiediamo all’assessore Lo Bello – continua Lo Sciuto – che, nelle more dell’approvazione del bando pubblico, per tutti quegli enti che termineranno le attività formative, sia garantita la proroga fino all’avvio del nuovo piano formativo, garantendo la continuità retributiva ai lavoratori. Lo consideriamo un atto dovuto visto il caos causato dall’’azione politico amministrativa sconclusionata attuata dall’esecutivo regionale”.
    “Sulla vicenda relativa al Cerf-Cefop – rilancia il deputato centrista – chiedo all’assessore alla Formazione professionale di riferire in Commissione Lavoro gli ultimi passaggi, dopo gli incontri avuti al Ministero dello Sviluppo economico. Non è più accettabile lo stallo attuale – conclude – perché ai lavoratori, che attendono di tornare a lavorare dopo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, vanno date risposte concrete ed risolutive”.

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