Sembra paradossale ma il comune di Favara ha 460 dipendenti e l’efficenza dei servizi è un miraggio. Nessun sindaco ad oggi è riuscito ha utilizzare bene il personale comunale sia precario che assunto a tempo indeterminato. A fronte di questo esercito i servizi non funzionano. Qualcuno ha spesso utilizzato il termine valorizzare, ma i tempi degli incentivi e degli straordinari sono solo un ricordo perché è finita la politica della vacche grasse. Vero è pure che nonostante gli straordinari per assicurare l’ordinarietà, i servizi sono da sempre il fardello di tutte le amministrazioni dal dopoguerra ad oggi.
Ma perché non si riesce a far lavorare tutti i dipendenti del comune? Perchè solo una sparuta parte di loro regge le sorti del comune e tanti, nonostante lo spauracchio dei mancati rinnovi contrattuali o delle possibili sanzioni disciplinari, continuano a vivacchiare non producendo nessun minimo risultato.
Tante sono le professionalità al comune, tante persone per bene e volenterose ma sono sopraffatte da chi in maniera incosciente perde in giro la collettività favarese.
Il bilancio comunale, quasi la metà, è costituito dalle spese correnti per pagare gli stipendi a chi non fa il proprio lavoro. Quasi un concorso di colpe, tra impiegati, dirigenti e politici, quest’ultimi vittime, costretti anche a sostituirsi a loro. Assessori che puliscono le ville, sindaci che puliscono il cimitero o consiglieri che addirittura rinunciano alle indennità per salvare i precari. Per carità tutto lecito e lodevole ma è sintomo della grande debolezza della politica.
Da anni il comune è quasi prigioniero dell’impossibilità a bandire nuovi concorsi per consentire a giovani neo laureati o professionisti di dare una mano e nuova linfa vitale per il comune.
In tutto questo, ecco arrivare la delibera di giunta n. 89 del 11/09/2015, pubblicata all’albo pretorio on line del comune che ha per oggetto APPROVAZIONE NUOVO ORGANIGRAMMA E ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE ALLA POSIZIONI ORGANIZZATIVE. Potete scaricare la delibera cliccando in questo link Approvazione nuovo Organigramma e assegnazione del personale.
Nella delibera si precisa che ad oggi nel comune risulta un organico di personale pari a 460 unità, così composto: n. 132 dipendenti a tempo indeterminato, n. 265 dipendenti a tempo determinato, n. 59 ASU, n. 4 resais.
L’amministrazione, al fine di garantire la funzionalità dell’ente e dei servizi, rappresenta la necessità di assegnare ad ogni dirigente o meglio Responsabile della Posizione Organizzativa, delle risorse umane che vengano elencati nominalmente per ogni area.
Un esercito di brava gente! 14 persone assegnate tra lo staff del sindaco e altre 2 alla diretta collaborazione del segretario generale per la gestione amministrativa del comune., con anche il responsabile dell’area Calabrese Giuseppe a cui sono assegnati 72 unità. Nell’Area Finanziaria, sotto la responsabilità della ragioniera capo Carmelina Russello, 26 dipendenti; alla responsabile dell’area servizi sociali e pubblica istruzione, Lina Sorce, 31 unità lavorative; al responsabile Alberto Avenia, per l’edilizia privata, ambiente e protezione civile, il numero più elevato con 98 lavoratori; 4o unità invece assegnate al responsabile per le attività produttive, Francesco Criscenzo; al responsabile della aerea politiche comunitarie, servizi informatici e sviluppo locale , 72 dipendenti; per l’area tributi e servizi demografici 66 unità, con responsabile Giuseppina Chianetta, a dirigere la polizia municipale, Gaetano Raia, con 3o dipendenti.
Ci sono tante eccellenze e risolse valide, un numero quasi esagerano di unità lavorative ma i favaresi si domandano perché a favara i servizi non funzionano? Perché con tutto questo personale, le ville sono chiuse e in completo degrado, gli uffici comunali sono sporchi, la refezione comunale non viene garantita, la piscina, il castello e il palazzotto dello sport rimangono chiusi, l’ufficio tributi non viene organizzato per accertare e riscuote le tasse, i servizi sociali verso gli anziani e i più deboli sono ormai diventati un lusso, il patrimonio edilizio, l’ambiente e l’igiene del paese quasi un optional, il traffico in autogestione e potremmo continuare ancora.
Può essere che in fondo la colpa non sia solo dei politici?