Rosario Manganella
Una seduta davvero “storica” quella di ieri sera del civico consesso elettivo di Favara che, dopo un quarto di secolo, ha approvato con 25 voti unanimi la delibera di rettifica tra i Comuni di Favara, Agrigento ed Aragona.
Si chiude così in un clima sereno, armonioso, unitario un percorso ( non ancora completamente definito) su cui si sono consumate diverse consiliature, sono passati parecchi sindaci, si sono alternate una moltitudine di commissioni consiliari. E non mi riferisco solo al Comune di Favara, ma anche a quello di Agrigento e, in parte, a quello di Aragona.
Una tappa importante da non dimenticare è stata sicuramente quella del 13 dicembre 2012 che metteva a frutto l’accordo faticosamente raggiunto tra le tre commissioni consiliari e alla quale si è voluto dare un simbolico momento festoso con la consegna di una targa ricordo dell’avvenimento consegnato dai rispettivi presidenti ( il nostro Antonio Fallea) nella Sala Sollano di Agrigento ai sindaci dei rispettivi Comuni, Manganella per Favara, Zambito per Agrigento, Parello per Aragona.
Doveva avvenire la stessa cosa ieri sera, con la convocazione nella medesima giornata e allo stesso orario, così come era stato convenuto tra i Sindaci dei Comuni confinanti, per dare solennità all’avvenimento atteso per decenni, ma, purtroppo, così non è stato!
Aragona ha bruciato le tappe, avendo approvato lo stesso identico atto deliberativo qualche giorno fa e non rispettando l’impegno unanimamente condiviso, Favara ha mantenuto fede all’accordo, Agrigento non ha ancora inserito il punto all’ordine del giorno della civica assise.
La solennità è venuta meno. Peccato, ma noi tiriamo avanti e spingeremo perché il Comune capoluogo faccia il più veloce possibile la sua parte.
Questo ritardo, comunque, avrà conseguenze sull’iter complessivo della definitiva riperimetrazione dei confini, in quanto la Regione Sicilia e, per esso l’Assessorato alle Autonomie Locali, non potrà esitare positivamente la “pratica”
se tutta la documentazione non arriva negli uffici regionali.
Sul piano procedurale, occorre aggiungere che solo quando verranno inviati le tre delibere e gli allegati tecnici, la Regione può indire il referendum che si svolgerà nella stessa data per i tre Comuni e al quale avranno diritto al voto solo i cittadini residenti nelle zone oggetto dello “scambio” dei confini.
Personalmente sono felice di aver contribuito, unitamente al Consiglio comunale ed ai componenti della Commissione Rettifica Confini che ringrazio, al raggiungimento di questo importante, ripeto, anche se non ancora completo, traguardo che rappresenta una tappa fondamentale, sicuramente la più importante almeno sul piano politico.
Restano da definire alcune questioni che riguardano il pagamento di alcuni tributi locali che stiamo vedendo con i cugini agrigentini, con i quali la scorsa settimana abbiamo già avuto un proficuo incontro alla presenza del vice sindaco e del segretario comunale.
Vogliamo chiudere anche questa vicenda al più presto perché non é possibile che il Comune di Favara eroga dei servizi (raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, etc ) e Agrigento incassa L’IMU, l’ICI è così via.
Infine, anche se il nostro mandato amministrativo é in scadenza, faremo -qualsiasi ruolo avremo in futuro, anche quello da semplice cittadino, – tutto il possibile perché i nostri concittadini ritornino ad essere favaresi con il “bollo”!