Una scena biblica, quella che si ripete ogni anno, con questo massiccio raduno e con il viaggio devozionale che in tanti, proprio tanti devotamente faranno al Cristo Crocifisso, qui al Calvario, luogo simbolo della città, cuore e centro, non solo geografico, ma soprattutto morale di questa nostra Favara. Questo Calvario che in tutti questi mesi, dall’apertura di questo Anno Santo straordinario della Misericordia, sino a qualche giorno fa, si è presentato a noi, con tante strisce multicolore, a volerci ricordare che l’amore e la misericordia di Dio sono un dono gratuito per tutti, per tutti, nessuno escluso !
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E noi, Popolo di Dio che è in Favara, Sacerdoti, Autorità, cittadini siamo tutti qui, al Calvario davanti alla Croce, per volgere lo sguardo e contemplare, Colui che, innocente, addossandosi le colpe di tutti e invocando per tutti il perdono, sulla Croce si è liberamente immolato e sacrificato. Siamo qui, numerosi, per concludere come ogni anno la Quaresima e prepararci immediatamente alla Pasqua di Risurrezione ; il Crocifisso che contempliamo è anche il Risorto e Favara davanti al Calvario, il giorno del Venerdì Santo, celebra ogni anno non solo quasi un rito di purificazione collettiva, ma soprattutto Favara celebra la sua speranza, la speranza di un rinnovato vero impegno di vita cristiana, e quindi anche impegno morale e civile. Che dice no, e deve dire no all’indifferenza, no alla rassegnazione, perché accetta la sfida della lotta per la giustizia e l’equità, con la partecipazione attiva e responsabile di tutti per eliminare ingiustizie palesi o camuffate che rendono ancora più difficile la situazione sociale specie delle fasce più povere, che anche nella nostra Favara, in questi ultimi anni, si sono vergognosamente dilatate.
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Il Crocifisso è il grande libro del cristiano: lì il cristiano impara chi è l’uomo e chi è Dio, cosa è il male e cosa è la vera libertà; lì, ai piedi del Crocifisso, il cristiano impara ad amare ed a perdonare, … a perdonare , a riconciliarsi con gli altri; e Favara ha bisogno di crescere nella cultura del perdono e della riconciliazione, superando divisioni e lacerazioni che esistono in tante, forse troppe famiglie.
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Rendendo omaggio al Crocifisso, ognuno di noi, nel suo cuore deve dire: “Mi ha amato ed ha dato se stesso per me”. E pregheremo anche per chi avesse ancora davanti al Crocifisso, difficoltà a perdonare.
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Nessuno di noi ripeterà l’atteggiamento irriverente, sarcasticamente oltraggioso e blasfemo, di quei tali che davanti alla Croce lo sfidavano “se sei il Figlio di Dio, scendi dalla Croce e ti crederemo…“! No, non diremo mai così ! ma diremo “Resta in Croce o Gesù…resta in Croce e facci da maestro”.
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Resta in Croce e facci da maestro anche per un rinnovato impegno morale e civile per la nostra Favara…
Resta in Croce e facci da maestro in questa nostra Favara che prossimanamente si prepara a vivere un periodo particolare, delicatissimo della sua vita comunitaria, per la scelta di quanti dovranno amministrala …..
Resta in Croce e facci da maestro o Gesù, perché la nostra fede che deve essere incarnata nella storia ci obbliga in coscienza a riflettere, a riflettere bene ed a maturare, le migliori scelte per il bene comune.
Gesù resta in Croce e facci da maestro….illumina tutti noi a compire bene i nostri doveri…con obiettività e responsabilità…..illumina quanti saranno da noi scelti ad amministrare questa città a curare veramente il bene comune, perché possiamo guardare al futuro con ritrovata serenità e con fiduciosa speranza. Gesù resta in Croce e facci da maestro….La tua croce, o Signore, è sempre piantata là dove sono le croci degli uomini….soddisfa Gesù, con il necessario impegno di tutti noi, il desiderio di molti in questa nostra città, il legittimo desiderio di trovare un lavoro che dia dignità, senza frodi e senza ricatti, senza dovere emigrare……fa che tutti noi non veniamo meno ai doveri di carità, di giustizia, di attenzione alle cose di tutti, di puntualità sul lavoro…insomma di attenzione a tutti i nostri doveri, senza concentrarci unicamente e solo nei diritti…..
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“Resta in Croce o Gesù…resta in Croce e facci da maestro”. Noi, Signore Gesù, per dirla con i Padri della Chiesa, vogliamo essere di quelli che , “illuminati dallo Spirito di verità, vogliono accogliere con cuore libero e puro la gloria della Croce”. “O ammirabile potenza della Croce! – diceva S. Leone Magno – O ineffabile gloria della passione, in cui troviamo riuniti insieme il tribunale del Signore, il giudizio del mondo e il potere del Crocifisso”.
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…..“Resta in Croce o Gesù…resta in Croce e facci da maestro”. Facci ricordare Signore, che non si è cittadini solo per il fatto di abitare un territorio e magari di andare a votare, ma aiutaci a capire che dobbiamo impegnarci a partecipare, a sentirci corresponsabili delle cose comuni, corresponsabili nella gestione della cosa pubblica, per costruire con gesti semplici e veri una Favara più libera, più giusta, più solidale. …..“Resta in Croce o Gesù… e facci da maestro”.
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Ed il nostro pensiero conclusivo va alla Madonna Addolorata, creatura umana come noi, chiamata ad essere nostra corredentrice accanto al Figlio Redentore; la Madonna Addolorata che vicina al suo Figlio ha sofferto per noi ……
“O Maria, fa che a Favara possiamo rafforzare nel nostro vissuto quotidiano, il patrimonio di fede che i nostri antenati ci hanno trasmesso.–CONCEDICI o Maria di vivere in questa fede e di testimoniarla col nostro impegno, nei diversi settori della vita familiare e sociale, ed essere sempre segno e strumento di comunione.
Sostienici o Maria nella nostra debolezza e fragilità, per non cadere nelle lusinghe del maligno.
Fa che possiamo avere sufficiente coraggio e perseveranza per vivere e testimoniare il Vangelo del tuo Figlio Gesù. Amen !”.