Giuseppe Maurizio Piscopo
Antonello Bosco è nato a Palermo nel 1953. Si è laureato in medicina e chirurgia nel 1979 presso l’Università di Palermo. E’ il medico “perfetto” che tutti vorremmo incontrare almeno una volta nella nostra vita. Sempre sereno, affettuoso, disponibile, capace di trovare la parola giusta anche nelle situazioni più difficili e drammatiche. E’ un esempio per le nuove generazioni.
Noi due siamo stati seduti nello stesso banco alla scuola elementare e di te ho conservato un ricordo splendido e poetico indelebile…
Erano gli anni della fanciullezza, della spensieratezza. Era il periodo più bello della nostra vita.
Eravamo non solo compagni di scuola ma anche di giochi che, all’epoca, si svolgevano per strada, per noi in particolare, in Piazza Cavour e nella piazzetta antistante la Chiesa Madre.
Nella mia vita, ora che ho raggiunto 62 anni, quello dell’infanzia, è stato il periodo più bello.
Quando nasce la tua passione per la medicina?
Precocemente, già da adolescente ero curioso di “vedere” dentro un uomo. La decisione, però, di iscriversi alla Facoltà di Medicina è maturata nell’ultimo anno di Liceo.
Hai mai pensato, che nel paese in cui sei nato sei il medico più amato per la tua bontà, per la tua disponibilità?
No! Onestamente faccio tutto quello che si può fare senza secondi fini.
Che idea ti sei fatta del dolore, della sofferenza, della malattia con il tuo lavoro?
Che la cosa più importante della vita è la salute psico-fisica. Ho visto morire tanta gente per malattie incurabili, anche bambini.
Hai mai pensato di lasciare la Sicilia?
Credo seriamente, no!
Da giovane sei stato un brillante chitarrista ed hai suonato nei gruppi musicali. Continui ancora a suonare?
Grazie per il “brillante”. Tu eri molto più bravo. Adesso, dopo tanti anni, ci rivediamo con i vecchi amici e passiamo qualche serata a suonare le vecchie canzoni degli anni 60 con livelli, comunque, molto modesti.
Che cosa è cambiato nella radiologia rispetto a venti anni fa?
Tantissimo. Quando nei primi anni 80 studiavo per la specializzazione, l’ecografia e la TAC erano due concetti teorici, adesso sono pane quotidiano ci permettono di “entrare” dentro le persone e fare diagnosi prima non concepibili.
Qual è la tua idea sulla prevenzione della salute, cosa bisogna fare per vivere meglio?
Una vita sana e un po’ di fortuna.
Quali consigli ti senti di dare ad un ragazzo che vuole fare il medico ai nostri giorni, quali cose non deve fare?
Se motivato ha fatto una bella scelta. Non deve pensare a tutte le difficoltà che si hanno guardando “lontano” ma vivere quasi alla giornata.
Che cos’è per te l’amicizia?
È una cosa molto importante. Personalmente, sotto questo aspetto sono molto fortunato: credo di avere tantissimi amici che mi vogliono bene e che mi stimano.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Meglio pensare al presente. Il mio gruppo musicale degli anni 70 si chiamava Carpe Diem e il nome l’avevo scelto io!
7 commenti
Ho avuto l’onore di conoscere il Dott. Bosco a causa di una frattura al femore quando avevo 11 anni ovvero 22 anni fa e ogni volta che andavo a fare le radiografie essendo il più’ piccolo li tutto diventava un gioco e la cosa che, piu mi ha colpito e la gentilezza il rispetto di questo uomo che aveva nei confronti di tutti..amico di tutti. Persona veramente eccezionale.
Conosco Antonello già dai tempi dei CARPE DIEM , un uomo di straordinarie qualità personali come pochi, a nome mio e di tutti coloro che ti conoscono GRAZIE, grazie per la tua immensa bontà grazie per la tua generosità grazie per la tua professionalità grazie per il tuo essere uomo come pochi. Spero di poter far parte di quei tanti amici che riconosco tu possa avere.
Dottori come Antonello bosco, sono una rarità, nel mondo della sanità, prima come uomo persona umile, allegro, sereno, poi come dottore serio professionista, sempre disponibile, e sdramattizza sui problemi fisici dei pazienti, infondendogli fiducia e coraggio.
Con Antonello abbiamo passato momenti magnifici, ma mifrequentavo di più con il fratello Bruno.
Grandissima persona, merita tantissima stima.
Lo conosco da quanto ero ragazzino in quanto intimissimo amico di mio fratello Gaetano.
Ciao Antonello.
Enzo Sciumè.
Antonello è sempre stato una persona altamente professionale seria onesta è sensibile , disponibile in qualsiasi momento per cui indiscutibile ,merita tutta la stima di ognuno di noi.
Un uomo semplicemente straordinario