Pino Sciumé
La candidata sindaco Gabriella Bruccoleri, entra ufficialmente nell’agone politico favarese con la presentazione del suo programma elettorale avvenuta stamattina in un albergo della nostra città chiaramontana.
Sostenuta da una corposa compagine politica, che spazia dal PD all’NCD dell’Onorevole Bosco e dal raggruppamento di Sicilia Futura degli onorevoli Cascio e Cimino, la Dirigente Scolastica ha spiegato al numeroso pubblico presente come intende affrontare il difficile compito di amministrare Favara, qualora l’elettorato la designasse, il prossimo 5 giugno, ad occupare la poltrona di primo cittadino.
“Favara nell’anima” è lo slogan che la Bruccoleri ha scelto per illustrare alla città un programma ambizioso che nel breve, medio e lungo termine dovrebbe incanalare Favara verso un percorso di rinascita culturale allo scopo di sdradicarla da un immobilismo atavico, quasi storico, che da tempo costringe un paese di trentamila abitanti a livelli di crescita zero.
Attraverso la proiezione di alcune slide, la candidata è entrata immediatamente nel cuore dei problemi: ben 44 punti su cui basare la propria azione di governo mediante un lavoro di squadra che per forza di cose dovrà prevedere non solo riconoscimenti di meriti ma anche “bacchettate” a coloro che colpevolmente non collaboreranno all’unico obiettivo di far riemergere il Comune da un “grave squilibrio strutturale in grado di provocare il dissesto finanziario ha indotto l’Amministrazione uscente ad avviare la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”.
La nuova parola d’ordine sarà dunque “RICONCILIAZIONE” tra amministrazione e cittadini. Ci è sembrato questo, in buona sostanza, il centro del programma di Gabriella Bruccoleri, al punto 41 troviamo forse l’impegno più importante: “L’Amministrazione si riconcilierà con i suoi cittadini attraverso meccanismi e decisioni accessibili e trasparenti, perseguendo la riqualificazione urbana, l’utilizzo funzionale delle risorse lavorative, la riorganizzazione dei servizi, la revisione della spesa pubblica volta ad abbassare la pressione fiscale. In una città riconciliata il cittadino acquista fiducia, rispetta le regole, ha un ruolo attivo, partecipa ai processi decisionali, assume comportamenti responsabili ed ecosostenibili, interagisce con l’ente pubblico che riconosce il ruolo centrale ed inderogabile di tutti e di ciascuno. Prevediamo forme di pacificazione dei morosi attraverso autodenuncia e rateizzazione dilazionata del debito in abbinamento a premialità per il cittadino esemplare e diligente”.
I temi su cui intervenire sono stati elencati nella loro interezza, così come gli auspici di uno sviluppo possibile, valorizzazione del turismo ormai avviato, accoglienza, ostelli della gioventù, ampliamento dell’offerta culturale, sguardo particolare ai giovani. Attenzione massima sia al Centro che alla Periferia, conservazione e riappropriazione dei nostri luoghi della Memoria, utilizzo della Biblioteca Comunale, rinascita dell’artigianato, incoraggiamento all’agricoltura, misure mirate all’aggregazione dei bambini.
Un punto qualificante, secondo la nostra valutazione, è stato il “dover rendere conto” alla città di ciò che si è fatto, specialmente su problematiche importanti come la gestione dei rifiuti, dell’acqua pubblica, delle risorse umane.
Un programma ambizioso? No, piuttosto difficilissimo. Perché tutto quanto è subordinato al riavvicinamento della gente alle istituzioni e sappiamo tutti qual è il livello di distanza e diffidenza che da anni alberga all’interno delle famiglie. A noi non resta che sperare. Non tutto è scontato. A Gabriella, come agli altri candidati, va il nostro “egoistico” in bocca al lupo.
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