“Siamo uomini e donne di diversa formazione e sensibilità politica che hanno scelto di unirsi in una prospettiva comune, quella di mettere nuovamente al centro il ruolo e i bisogni dei cittadini. Per questo ci confronteremo sui valori e sui contenuti per cambiare il modo di governare la città.” Questo l’inizio del comizio di ieri sera di Gaetano Airò candidato sindaco per la città di Favara, in una piazza Kennedy affollata da tantissima gente.
“Noi vogliamo garantire un processo di evoluzione della nostra città, dopo anni di incuria e di politiche disastrose e improduttive volte unicamente allo svuotamento sconsiderato della pressione fiscale. Mai, dico, mai, in questi anni era accaduto di avere un aumento sconsiderato delle tasse.”
A seguire gli interventi di alcune donne candidate al consiglio comunale di Favara: Bellomo Rosalinda, Castronovo Rossana e Arcadipane Francesca. Ottimo l’intervento di Etta Milioto.
“Spesso in questi giorni vecchi e nuovi politicanti si proiettano nel futuro, come se il passato non contasse più con proclami e teorie che lasciano il tempo che trovano. La gente è stanca dei vecchi discorsi e dei vecchi modi di fare politica; apprezza, invece, chi progetta e realizza il futuro di una comunità, immaginando il fattibile. Il resto sono solo chiacchiere.” Queste le parole di Morreale Rosetta (assessore designato). Poi il turno dell’Arch.Vincenzo Castelli: “Sono consapevole che una eventuale vittoria di una squadra come la nostra, di un progetto innovativo possibile e efficace significherà l’azzeramento di quel sistema politico e di potere che ha gettato Favara nel baratro, ponendo un argine a quelle transumanze che rappresentano un male per la nostra città.Ecco perché noi siamo differenti! Insieme, se ci crediamo, possiamo cambiare davvero questa nostra città, per questo il nostro motto è stiamo calmi ”. Ha parlato invece della necessità di riattivare i servizi per i disabili, il trasporto, delle garanzie e dell’assistenza socio-sanitaria nelle scuole e della riattivazione dei servizi per gli indigenti; il terzo ass della squadra Airó : Claudia Distefano – perché stando ogni giorno a contatto con le persone più bisognose conosco realmente la loro sofferenza e i loro bisogni. Ho detto creduto nel progetto di Gaetano, un progetto innovativo e dinamico, nel segno della trasparenza, dell’onestà e dell’interesse reale per i singoli cittadini.”
“Come ben sapete, in questa competizione elettorale, corro con una lista composta da persone di ogni ceto sociale, che hanno condiviso fin dall’inizio la mia candidatura.
Oggi più che mai, ho la consapevolezza che non avere in coalizione chi ha pensato di contrattare la propria appartenenza con altri, significa arrivare al governo della città a mani libere, senza ricatti, senza contraddizioni; significa segnare una reale rottura con i tanti protagonisti degli anni di malgoverno che oggi sono schierati ancora per la poltrona! Ribadisco noi siamo diversi, e vogliamo esserlo ancor più rispetto a chi vive con l’affanno della poltrona e delle postazioni di potere.” Gaetano Airó. È forse questo il rinnovamento, la discontinuità, il nuovo che avanza!
Vedete, anche in questo noi siamo differenti. Io mi espongo in prima persona per il bene della città, per tutti voi e per coloro che non condividono il mio pensiero; insieme al mio partito ci impegniamo ad essere coerenti ed efficienti nelle cose da fare, per il bene di tutti, nonostante la nostra delusione nei confronti di coloro che pensano solo al proprio tornaconto personale.
-Io mi rivolgo ai favaresi liberi, alle donne, ai giovani, alle famiglie, al mondo del lavoro e dell’impresa, al mondo della cultura e a quello cattolico. Preferisco incontrare i favaresi per guardarli negli occhi, per dire a ciascuno di ricordare che il metro di valutazione di un candidato sindaco non deriva solo dalla sua capacità oratoria, ma anche e, soprattutto, da quello che dovrà essere”. E poi un gruppo di bambini accorsi ad abbracciare il candidato sindaco sul palco mentre conclude : “Ringrazio tutti per la partecipazione, la condivisione e la grande emozione che mi dimostrate con entusiasmo in quella che sarà una futura missione.”