Chiara Bucca
Catania- L’uscita del Regno Unito dall’Ue sta interessando sempre più i mercati finanziari internazionali e aggiungerà incertezza all’economia globale. Gli investitori dovranno fare i conti con una notevole dose di incertezza nelle loro decisioni quotidiane, così come le persone comuni che avranno sempre più difficoltà a programmare futuro. In questo scenario di insicurezza totale, arriva a Taormina, passando per il Salone internazionale del libro di Torino il romanzo “Frantumi di calma apparente” di Clemente Cipresso, scrittore, giornalista e perfusionista di cardiochirurgia. Il suo ultimo romanzo, edito dalla casa editrice Effigi di Grosseto, è stato recentemente presentato alla grande kermesse di Torino.
“Nel giro di pochi anni – spiega Cipresso- siamo passati dalle incertezze legate allo spread a quelle di un Europa che conta sempre di meno. In questo scenario, è sempre più difficile programmare il proprio futuro”. Il romanzo, che ha ottenuto un buon successo di critica e pubblico, si pone l’obiettivo di fornire ai ragazzi stimoli e idee sulla fragilità del destino storico: la crisi economica, la precarietà e la fragilità dei rapporti umani. Il testo ha come premessa la consapevolezza di colmare, attraverso la quotidianità vissuta tra le mura di una residenza sanitaria, alcuni “vuoti” della vita, offrendo spunti e nuove occasioni per mettersi in gioco. Quei «Frantumi di calma apparente» del titolo, appunto, ricordano un ordine e una felicità spesso apparente. Le esperienze delle nostre vite, negli strati sociali più diversi, conducono un’esistenza che, eccitata e a volte quasi frenetica, appare profondamente inautentica, priva di salde fondamenta e di soluzioni valide e sicure. Questa insicurezza la si vede nella fragilità di un destino storico: la crisi economica, la precarietà e la fragilità dei rapporti umani sono immaginati come un diluvio. Se il diluvio è vicino, noi uomini del 2016 ci ritroveremo tutti in questo libro e anche se non ci riconosceremo in ognuno dei suoi personaggi, vi riconosceremo senz’altro i nostri personali “Frantumi di calma apparente”. Il libro è la sagra di tutte le contrapposizioni, credenze, frammentarietà dei rapporti sentimentali, interpersonali e di lavoro della nostra epoca. “È il ritratto” spiega ancora Cipresso, “di un mondo felice ed ancora sano in apparenza che stride irrimediabilmente con la quotidianità spesso fugace della disoccupazione, della solitudine; è la commedia umana di una crisi che, come nei disegni di Goya o nei racconti di Kafka, sta mutando gli uomini in mostri senza che nessuno di loro faccia in tempo ad accorgersene”.Molto impegnato nel campo del sociale, Cipresso è anche presidente dell’ Associazione IGC per lo sviluppo e valorizzazione dei giovani talenti letterari. Proprio a Torino sono stati organizzati diversi incontri tra scrittori emergenti e case editrici pronte a scovare nuovi talenti.
L’iniziativa ha ottenuto il sostegno delle Associazioni Nemo, Abilytiamo e Veso. Il prossimo appuntamento di “Frantumi di calma apparente” sarà al Taormina book festival, quando saranno anche illustrati i risultati raggiunti dall’associazione IGC nei primi mesi di attività.