La riduzione delle spese della politica, indennità di amministrazione per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale, gettone di presenza per i consiglieri comunali, è una delle voci inserite nel Piano di riequilibrio finanziario proposto dal Comune di Favara alla competente Commissione ministeriale e alla Corte dei Conti. Una minor spesa che appare come una pregiudiziale per il rispetto del Piano, i cui numeri , se approvato, debbono quadrare e corrispondere con quanto prospettato. Ma avere corrisposto o meno il dovuto è una scelta personale dell’amministratore e non una imposizione per cui, come successo durante la precedente amministrazione comunale, la riduzione o la rinuncia deve essere sottoscritta ad personam.
In verità questo non è stato attuato da tutti durante la scorsa sindacatura, dove le variabili sono state diverse e differenti , sia tra gli assessori e i consiglieri comunali. Una costante, comunque, che ha caratterizzato l’azione di sindaco e giunta, ovvero la riduzione del 30% operata fin da subito da Rosario Manganella e dai suoi assessori che si sono succeduti ed alternati nel corso dei 5 anni. Anche alcuni consiglieri hanno ridotto il quantum dei gettoni di presenza del 30%, altri si sono autoimposti un limite; altri ancora vi hanno rinunciato completamente. Per alcuni mesi , per garantire il finanziamento delle spettanze ai lavoratori precari, il sindaco, alcuni assessori e diversi consiglieri comunali hanno rinunciato completamente a tutte le indennità. Ma ci sono state anche delle contro-rinunce per ritornare a percepirlo, con le riunioni delle commissioni che senza gettone non si tenevano quasi mai e che con la ripresa del gettone hanno avuto una impennato fino ad arrivare al massimo consentito, ovvero la corresponsione di un terzo delle spettanze del sindaco. In 13 consiglieri, alla fine, sono rimasti coerenti non percependo alcun gettone, solo 2 gli assessori che hanno continuato a rinunciare totalmente all’indennità. Dal Luglio 2015, e fino a fine mandato, con propria determinazione la Giunta Manganella ha ridotto l’indennità spettante al vice sindaco e agli assessori al 50%.
“E’ una volontà che vorrei sentire anche da questi nuovi amministratori e consiglieri comunali – a parlare è Salvatore Broccia, consigliere comunale della recente legislatura, lui precario che ha totalmente rinunciato al gettone in favore dei precari – Non vorrei che la tanto gridata “discontinuità” si riferisca anche a questo argomento, ovvero che si ritorni a percepire il gettone. Non tutto quello che sa di passato deve essere obbligatoriamente considerato un male, e questa nostra sensibilità ne è la prova. Noi – continua Totò Broccia – abbiamo anche dimezzato il gettone di presenza passando da €. 58,57 all’attuale €, 32,54. In molti vi abbiamo totalmente rinunciato,. Cosa faranno i nuovi amministratori e consiglieri”. Ad annunciare la riduzione del 30% dell’indennità di carica è stata il sindaco Anna Alba, ci sembra solo per lei e non per l’intera Giunta, ma non ci dovrebbero essere problemi per tutto il Movimento 5 Stelle che hanno la riduzione delle indennità per statuto. Domani dopo il giuramento sapremo, forse, anche le intenzioni di tutti gli altri.
2 commenti
Caro ex corrisponde di Là Sicilia, il suo articolo è molto preciso, equilibrato ed onesto. Mi corre l’obbligo informarla, per averlo saputo da un giovane del Meeultup 5 Stelle di Favara, meno fortunato di questi, che durante una riunione, dove qualcuno propose di dimezzarsi il compenso in caso di elezione, a parte un pugno di candidati, la maggioranza non fu d’accordo.
E’ probabile che oggi siano più grillini e più osservanti, nonché più coerenti alle regole del movimento.
Staremo a vedere.
Complimenti per l’articolo.
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Caro Ciccio Stagno, Giuseppe Moscato è un giornalista, ottimo professionista, e non mi pare rispettoso da parte sua iniziare con “ex”.
Ex cosa? Pessima abitudine etichettare la gente.
Mi permetto dire, conoscendola, che davvero da lei non mi sarei mai aspettato un simile comportamento.
Franco Pullara
Caro direttore, potrei dire ex corrispondente de “La Sicilia”, sicuro di non offendere od etichettare né lei, né altri. Credo anzi sia un valore aggiunto, un vanto, un onore avere scritto per un importante quotidiano. in ogni caso, visto che lei è molto ferrato in Latino, le faccio osservare che la preposizione ex, ovvero ” fuori, da, via”, non è per niente riduttiva, offensiva o dispregiativa da un punto di vista semantico.
Inoltre non ho messo in dubbio la professionalità del suo assistito che rispetto quanto lei.
Quanto alla sua presunzione di conoscermi mi lasci dire che è stato certamente male informato o messo a bella posta fuoristrada.
Dia retta a me, si rilassi. Non ce l’ho con lei e l’avrà capito dal contenuto dei miei commenti.
Lei sicuramente, essendo un giornalista, ha trattato con gente malvagia e spregiudicata.
Non mi metta nel fascio. Piuttosto, se qualcuno ritiene scomode alcune mie illazioni, può sempre esimersi dal pubblicarle. Un grillo parlante scomodo va imbavagliato. Ma
dormirò ugualmente.
Caro “Patrocinante”, le auguro buon lavoro come sempre, e complimenti per la testata.
Il suo affezionato
C.S.