Marcella Carlisi
Ci sembra giusto dare contezza ai cittadini agrigentini sulla relazione annuale del Sindaco.
La relazione secondo lo statuto comunale (art 34) e secondo il regolamento comunale all’art 54 prevede che si riferisca allo stato di attuazione del programma (nel regolamento e, come stato richiesto dal Consiglio, è prevista anche una relazione sull’attività degli esperti da lui nominati che non è ancora pervenuta).
Per lo statuto si richiede di relazionare anche su fatti particolarmente rilevanti.
Un compito semplice. Basterebbe una spunta di quanto fatto relativamente al programma proposto e l’indicazione dello stato di avanzamento. Il programma elettorale lo trovate qui: http://www.comune.agrigento.it/download/anno_2015/elezioni_comunali_2015/programmi_candidati_sindaco/programma_candidarto_sindaco_2_Firetto_2015.pdf
Per scrivere un capolavoro, però, ci vuole del tempo.
Il Sindaco si è preso quasi due mesi per scrivere, magari attraverso i suoi ghost writers, il romanzo sul suo primo anno ad Agrigento, dopo quasi 2 mandati di sindacatura nella sua città d’origine abbandonata prematuramente ad un destino, come si legge in questi giorni, assai incerto.
Il romanzo è composto da 78 pagine. Abbiamo riscontrato molte inesattezze, pochi dati concreti e l’attribuzione di risparmi relativi a precedenti amministrazioni come se fossero stati implementati da questa. Naturalmente ne parleremo diffusamente e ne chiederemo conto in Consiglio comunale.
La relazione esordisce come un libro di citazioni. Titolo d’effetto: “Agrigento, verso un’altra città: un anno di amministrazione e di protagonismo civico”.
Come sottotitolo una definizione di protagonista civico: “colui che non si ferma a lamentarsi delle cose che non vanno ma si mette in gioco per essere artefice del cambiamento”. Frase similgandhiana, per cercare di ispirare non violenza ai nostri concittadini, alle prese con una sostanziosa rata della TARI.
Come premessa si mettono le mani avanti, si paventa un dissesto a causa di crediti di dubbia esigibilità che, incrementatisi negli anni, stanno compromettendo la stabilità dell’Ente. Tributi e perfino affitti non si sono riscossi per un totale, negli ultimi 5 anni di 42 milioni di euro pari a circa l’82 % dei crediti da riscuotere alla data del 31/12/2014.
Dopo l’amaro esordio si torna a parlare di sogni: “le linee di mandato presenti nella relazione iniziale del Sindaco vengono considerate astratte e rive di fondamento come un libro dei sogni. Questa definizione descrive tutt’altro che un limite. I sogni sono il motore di cambiamento e le persone impegnate in politica hanno bisogno di condividere un sogno per dare il meglio di se stessi. E quando un sogni si traduce in un progetto, prende consistenza e concretezza”.
Abbiamo aspettato 2 mesi per leggere frasi come queste.
E poi nel gestire la sua “missione” l’amministrazione si ispira ai seguenti “valori”:
“ascolto e partecipazione civica: prestare molta attenzione alle esigenze, alle opinioni e ai giudizi dei cittadini e portatori di interessi generali attraverso il confronto e la condivisione delle scelte e degli interventi” e ancora la definizione chiave del protagonista civico.
A noi non risulta che ci sia stato ascolto o apertura. Ci sono state delle riunioni di ostensione dell’amministrazione unta da un “similplebscito” ma sull’ascolto verso i cittadini parla chiaro il portone sbarrato, che il sindaco si è fatto costruire come prima cosa. E, tra gli altri, i cittadini commercianti che si sono visti chiudere piazza Pirandello senza essere ascoltati.
Altro caposaldo “la trasparenza e anticorruzione: necessaria al cittadino per conoscere e comprendere l’attività e le scelte dell’amministrazione nella speranza di favorire un coinvolgimento e una partecipazione attiva…”
Abbiamo chiesto riguardo molti argomenti in questi mesi. Le domande sono rimaste senza risposta o con una risposta insufficiente o con un “faremo” (chissà quando?).
Forse l’amministrazione vorrebbe solo manifestare i propri bisogni propagandistici per cercare di coinvolgere sponsor economici?
Far comprare altri vasi mentre aspettiamo di sapere quando si provvederà al bilancio arboreo e a piantare gli alberi per i nuovi nati. Strisce pedonali sponsorizzate mentre i cittadini vedono i pali della luce bicolore e se ne chiedono il motivo o magari vorrebbero conoscere cosa ha fatto l’amministrazione attiva con il DRS 400 sul gasdotto (questione rigassificatore), o cosa sta facendo per la tassa per bus turistici. Ha implementato virtualmente il servizio mettendo un post sulla bacheca del Comune?
Comunque il protagonismo civico è la chiave di volta (e la svolta) per questa amministrazione. Nella relazione si dedica una pagina intera alla descrizione della sua importanza. Si ribadisce che “la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche è una condizione essenziale per una governance effettiva. Lavorare insieme, nella gestione della cosa pubblica e dei servizi pubblici, con i cittadini e le organizzazioni della società civile…” .
Il cittadino, quello che riesce ad entrare solo coi pantaloni lunghi in un ufficio in cui non trova risposte alle sue domande, nel programma presentato doveva essere “coccolato” dagli impiegati e fornito di tutte le risposte e di tutto l’aiuto che necessitava. Ci sentiamo coccolati o presi in giro?
Al cittadino che già partecipa, pagando le tasse, si chiede di più, una “partecipazione civica”.
Glielo chiede un’amministrazione che si è aumentata l’indennità, rispetto alle amministrazioni precedenti, ma sta cercando di vendere e di fare amministrare ad altri patrimonio e servizi. Cosa gli resterà da amministrare?
Scopriamo con stupore che è stata questa amministrazione ad inventare l’albo pretorio e “l’amministrazione trasparente”, almeno così sembrerebbe dalle pagine riempite con poetiche descrizioni di vecchie bacheche ormai desuete che allungano la relazioni, così come le tante foto celebrative.
Inoltre, si annovera fra le innovazioni salienti, adesso si ci è dotati di un calendario degli eventi sulla bacheca del Comune. Tanti di quelli che hanno auspicato la traslazione di Firetto da Porto Empedocle ad Agrigento contavano proprio su un calendario fitto di feste, concerti di big e arrustute.
Ora si aggirano per la città delusi e non possono nemmeno andare a Porto Empedocle a far festa.
Per concludere chiediamo ai cittadini di rileggersi il programma del Sindaco e farsi da soli una onesta relazione sulla sua realizzazione. La relazione è “fuffa”.
Citiamo un punto per tutti. Un punto semplice. Che necessitava di una prova di lealtà verso il cittadino elettore su un tema per lui fondamentale: SERVIZIO IDRICO MENO CARO E PIÙ’ EQUO
La PROMESSA era quella di un impegno immediato per rispondere in modo adeguato alle istanze di cittadini, spontanee o meno che siano, per una riduzione dei costi e per un servizio migliore ed equo per tutti. Diceva di voler proporre una rimodulazione delle tariffe, in modo che siano equivalenti al consumo effettivo. “Inoltre, saranno raccolte te segnalazioni di eventuali problemi e disfunzioni, che saranno sottoposte al concessionario e riscontrate direttamente come amministrazione delegante. Allo scopo, se necessario, sarà istituito un organismo di controllo della cui composizione, opportunamente regolamentata, faranno parte anche i cittadini.”
Ci sembra un punto fondamentale e anche abbastanza semplice da rispettare. Non risultano però proposte e il Sindaco, nonostante le sollecitazioni di questi mesi, è rimasto muto. Ci dovrà relazionare anche su questo!
22/8/2016 Movimento 5 stelle Agrigento