Lillo Attardo, vicesindaco di Favara
Spesso qualcuno parla di rifiuti e sistemi di raccolta con molta semplicità dimostrando poca o scarsa conoscenza della materia. La materia “rifiuti” è complessa, molto complessa, e a volte prima di parlare a vanvera forse sarebbe meglio informarsi.
Fin dai primi giorni dell’insediamento la nostra amministrazione si è mossa per realizzare “la nostra idea di rifiuti”, ossia chiudere il ciclo dei rifiuti per trasformarli da un costo a un ricavo. La situazione che abbiamo ereditato è quella che, entro il 15 luglio i comuni che volevano una gestione in house dovevano presentare un piano di intervento mirato entro quella data.
Essendoci noi insediati il 24 giugno sarebbe stato impossibile presentare un piano entro 20 giorni specie che l’iter richiede sia l’approvazione in giunta che in consiglio comunale, a sua volta insediatosi l’ otto di luglio. Per questo motivo siamo stati inseriti nella SRR (società regolamentazione rifiuti) nella quale fanno parte la maggior parte dei comuni della provincia. Ora, facendo parte di questa nuova realtà che assolutamente non vogliamo e non condividiamo, saremmo costretti insieme agli altri comuni, ad effettuare una gara settennale con costi esorbitanti. Per evitare ciò, dopo aver incontrato la scorsa settimana un funzionario regionale presso l’Ato Gesa, a giorni presenteremo al dipartimento regionale acqua e rifiuti una richiesta specifica di gestione in proprio, dimostrando che la nostra idea sarebbe in linea con la legge europea sul l’incremento della differenziata e nello stesso tempo con un minor costo di gestione del servizio.
Tale richiesta se accettata, ci consentirà prima di tutto di non fare la gara settennale con la SRR, rifare una mini gara esclusiva per il nostro comune per un massimo di diciotto mesi, e in questo lasso di tempo (necessario) realizzeremmo, la municipalizzata e gli impianti utili al recupero e trattamento delle materie prime provenienti dalla raccolta differenziata.