Gaetano Airò
Il comportamento di questa amministrazione comunale ha di fatto reso chiaro che ci aspettano anni di duro sacrificio e poche speranze nel rivedere una città che possa ritornare nella normalità.
Sono trascorsi quasi tre mesi dall’insediamento dell’attuale giunta e la città si trova nel limbo dei sospesi, con un palazzo chiuso e poco trasparente, con una gestione direi a conduzione familiare, dimenticando quella tanto famigerata democrazia partecipata tipica del movimento 5 stelle.
Basti vedere il numero di determinazioni e la qualità delle stesse per capire che siamo messi male, siamo partiti dalle barzellette sulla riduzione dell’indennità di carica del sindaco e della sua giunta, per poi passare al madornale errore della determinazione sul cimitero, per poi ricordare la nomina del superconsulente per la famosa proposta di dissesto, trasmessa al Ministro dell’Intero.
Doveva essere il momento della discontinuità e del cambiamento radicare, ma nulla di tutto ciò, anzi giorni fa veniamo a conoscenza di un atto di indirizzo, tipico da prima repubblica, datato 30 agosto in piena contraddizione con la proposta di adesione al piano dissesto.
Mi chiedo che fine hanno fatto le promesse della campagna elettorale, mi riferisco all’acqua pubblica, alle azioni di risoluzione con Girgenti Acque, le azioni legali per fare chiarezza sul depuratore.
Che fine ha fatto il bando della gestione pubblica della spazzatura?
Che fine ha fatto il riordino della pianta organica e dell’ufficio tributi, il piano traffico e la gestione di un centro storico sempre più invivibile e caotico?
Si è sicuri che il dissesto sia la soluzione migliore per risolvere i problemi della città?
L’operato dei commissari quanto inciderà sulle tasche dei cittadini?
Le imprese che vantano crediti nei confronti del comune possono rinunciare al 60% del loro credito?
I servizi a domanda individuale verranno completamente sospesi o saranno a totale carico dei cittadini? Forse perché l’amministrazione Grillina non ha più il coraggio (non ha mai avuto bisognerebbe dire) di proporre nulla di nuovo a questa città. D’altra parte si può affermare che la luna di miele sta per finire e ci aspetta un autunno caldo.