Il portavoce di Sicilia Futura, in tutto il mondo imprese italiane realizzano ponti ma il nostro Paese finora non si e’ saputo dotare di questa importante infrastruttura sullo stretto di Messina
“Sul Ponte dello Stretto si deve fare tutto il possibile per arrivare alla sua costruzione nel giro di pochi anni. Le parole del presidente Renzi sono auspicio importante e delineano un’inversione di rotta del governo nazionale rispetto alla scelta perseguita dal governo Monti di liquidare la società Stretto di Messina aprendo una disputa milionaria con la Impregilo che si era assicurata l’appalto per la costruzione. Fa specie che in tutto il mondo le imprese italiane siano formidabili nella costruzione di ponti, mentre qui in Italia l’infrastruttura sullo Stretto di Messina sia diventata una chimera. Proprio un mese fa è stato inaugurato sul Bosforo, in Turchia, il ponte Selim lungo oltre due chilometri costruito proprio da un’impresa italiana, l’Astaldi. Ora è il momento che l’Anas ed Impregilo si impegnino a trovare un accordo immediato per consentire una rapida ripresa dell’iter per la costruzione del ponte tra la Sicilia e la Calabria.
L’opera chiuderebbe il corridoio europeo Berlino-Palermo e creerebbe le condizioni per portare in Sicilia l’Alta Velocita ferroviaria”. Lo afferma Michele Cimino, deputato regionale e portavoce di Sicilia Futura.