Pagare le tasse, di cui si ha avuto già una ingiunzione di pagamento per gli anni dal 2000 al 2016, senza corrispondere le sanzioni. Adesso si può fare anche per i tributi dovuti al Comune di Favara. La giunta comunale della sindaca Anna Alba ha infatti approvato il Regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito di notifica di ingiunzione di pagamento. Una agevolazione resa possibile grazie ai dettami del decreto legge 193 del 2016 convertito in legge, la numero 225 del 2016, che prevede appunto la possibilità per i Comuni di disporre la definizione agevolata delle proprie entrate anche tributarie, non riscosse a seguito di provvedimento di ingiunzione di pagamento. L’adesione comporta l’esclusione del pagamento della sanzione applicata nell’atto di riscossione coattiva con l’ingiunzione di pagamento.
Sarà possibile attivare questa procedura dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale a cui spetta il compito di dire si. Il sanzionato dovrà comunque corrispondere le somme a titolo di capitale ma anche gli interessi legali, comprese le spese di riscossione e quelle di notifica, ma non pagherà la sanzione che è la parte più pesante. Il regolamento prevede che l’istanza di adesione alla definizione agevolata dovrà essere presentata al Comune entro il 30 giugno 2017 tramite apposito modello. L’istanza dovrà contenere la manifestazione di volontà di avvalersi della definizione agevolata che ptevede diverse possibilità di rateizzazione, in relazione anche all’importo complessivo, comunque l’ultima scadenza non dovrà andare oltre il limite massimo del 30 settembre 2018.
Sono previste 10 tipologie di rateizzazione da 1 a 10 rate, la prima inizierà nell’agosto del 2017; se sono due la successivamente a marzo 2018; se sono tre invece la prima ad agosto 2017, la seconda ottobre 2017 e la terza ad aprile 2018, e così dilazionate e fino a 10 rate, con scadenza agosto, ottobre e dicembre 2017; febbraio, marzo, aprile, giugno, luglio, agosto e settembre 2018. Una volta che il cittadino avrà presentato la sua istanza il Comune dovrà definirla entro il 30 luglio 2017 comunicando all’interessato o l’accoglimento oppure il rigetto della stessa istanza e dovrà definire anche il numero totale di rate approvate. Se non si pagherà una rata o comunque ci sarà un tardivo versamento, la definizione non avrà più effetto e si ritornerà a quella che era la pendenza di prima, con il recupero delle somme secondo i parametri normali. Una volta che viene definito dal Comune l’adozione del pagamento agevolato lo stesso comune non potrà avviare azioni esecutive, ovvero scrivere fermi amministrativi o ipoteche per tutto il periodo della dilazione.
Il regolamento una volta approvato dal Consiglio Comunale, nella sua prima seduta utile, sarà inviato al Ministero dell’economia e delle finanze e dopo 30 giorni diventerà esecutivo.