Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio». Parola del Signore
Individualità e collettività sono le due dimensioni irrinunciabili della vita umana, senza l’una possa sussistere in assenza dell’altra. La persona umana è un soggetto individuale e collettivo, singolo e comunitario, personale e sociale allo stesso tempo, senza che una di queste due potenzialità prevalga sull’altra o peggio ancora escluda l’altra. E’ importantissimo che l’uomo sia individuo ma anche soggetto di comunione. Purtroppo capita che spesso siamo molto individualisti e poco collettivi.
Anche nel progetto di Dio singolarità e collettività umana si conciliano e si armonizzano. E questo è ciò che avviene nell’incarnazione di Cristo, Dio ci si manifesta egli stesso come Individualità assoluta e allo stesso tempo come Comunione e Socialità. Dio è in se stesso un Soggetto Individuale e Sociale allo stesso tempo, Uno Solo eppure in Tre Persone. Una sola sostanza o natura e Tre Persone, secondo un famoso appellativo introdotto da Tertulliano nel II secolo, che è la Trinità. Solamente Gesù Cristo poteva rivelarci il vero Dio. Essendo Gesù il Verbo, Dio fatto uomo, solo lui può dischiuderci la via al Padre perché vedendo lui si vede il Padre. A favorire questa comunione con il Padre è lo Spirito Santo, lo stesso che aveva condotto Gesù per tutto il ministero fino alla morte di croce e che da Questi era stato effuso sugli apostoli il giorno di Pentecoste.
Dall’incarnazione di Gesù capiamo quindi che Dio oltre che Uno e Unico è allo stesso tempo una Trinità. Non nel senso di tre “modi di essere di un solo Dio” ma in quello molto più affascinante e grandioso di una comunione di Persone in un’unica natura o sostanza: ciascuna di queste tre Persone è Dio infinito, onnipotente, eterno, onnisciente, creatore e redentore e nel medesimo tempo questi Tre sono uguali e distinti. Una delle immagini che i teologi hanno adottato per spiegare questo insondabile Mistero è stata quella del fuoco, che pur essendo uno solo può suddividersi in molteplici fiamme che saranno ciascuna identiche alla prima.
Tre Persone che sono un solo Dio perché il Padre è amore, il Figlio è amore, lo Spirito è amore. Dio è tutto e solo amore, amore purissimo, infinito ed eterno. Non vive in una splendida solitudine, ma è piuttosto fonte inesauribile di vita che incessantemente si dona e si comunica.” (Ratzinger). Dio ama nella misura in cui egli si ama in se stesso e ci invita a prendere parte della sua stessa vita, affinché anche noi possiamo vivere la medesima comunione intima fra Padre, Figlio e Spirito.
L’esercizio della preghiera, quando questa non si configuri come una pratica avulsa e distaccata è la sperimentazione della presenza della Trinità in noi; la vita sacramentale, particolarmente nell’assunzione del Corpo e del vero Sangue di Cristo, è esperienza diretta dell’abitazione della Trinità in noi; l’esercizio della carità sincera e disinvolta con la quale ci dona senza riserve al prossimo è anch’essa un dispiegamento della comunione della Trinità che agisce nostro tramite verso gli altri. La comunione e la condivisione che sussiste in qualsiasi gruppo o comunità umana, soprattutto nella dimensione domestica, è un riflesso dell’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il nostro stesso agire nella vita quotidiana all’insegna del Vangelo e degli insegnamenti di Cristo è un procedere che scaturisce in noi dall’iniziativa del Padre per mezzo del Figlio per opera dello Spirito Santo. Non soltanto noi abbiamo dunque accesso alla Trinità, ma lo stesso mistero di amore fra Padre, Figlio e Spirito Santo contrassegna appieno la nostra vita.
Vivere per gli altri nella donazione quotidiana è vivere connessi con la Santissima Trinità che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
A cura di Fra Giuseppe Maggiore Pace e bene