Carissimo direttore, spesso rifletto sulle particolari caratteristiche dei favaresi, in parte lo sono anche io, e mi soffermo sui risultati raggiunti, malgrado non si possa dire che la città abbia goduto di venti favorevoli.
Oggi si parla del miracolo favarese. Il miracolo favarese si ripete da decenni, mi permetto di dire da sempre.
Credo e credo di non sbagliare che il motore si chiami “coraggio”. Si parla si cambiare la denominazione della Piazza principale da Cavour a diverse ipotesi, io avanzo la mia: Piazza Coraggio.
Vi invidio il coraggio che vi porta al successo e all’affermazione. Certo, vedendola adesso a tutti verrebbe l’idea di investire, ma dieci anni fa non era la stessa cosa. Non solo. La ricchezza della piazza si regge sull’attività indovinate che le ospita. Locali di qualità e movida. In quanti in provincia avrebbero indovinato la ricetta? Nella risposta si trovano le giustificazioni di una economia provinciale, che dovrebbe essere a vocazione turistica e che non è mai decollata come dovrebbe.
Senza aspettare i tempi della politica, i favaresi non hanno, ma si sono trovati con le maniche rimboccate e hanno investito generando ricchezza. Sono convinto che il fenomeno sarà destinato a durare nel tempo e la mia convinzione a basi solide sull’esperienza favarese difficilmente disponibile a fare passi indietro, con i venti favorevoli o contrari.
Non guasterebbe l’attenzione della politica anche su piccole cose. L’arredamento urbano della piazza per citarne una.
Intanto che la politica sta a pensare i favaresi vanno avanti.