Su “Francamente” ospitiamo “Io mi candido” destinata ai politici in corsa nelle politiche regionali. Il nome di Giovanni Di Caro gira insistentemente da circa un mese, ma l’ufficialità nel M5s può avvenire solo dopo la certificazione della Lista, avvenuta la quale, abbiamo chiesto a Di Caro di dire la sua in totale libertà. F.P
Giovanni Di Caro
Mentre i partiti tradizionali sono impegnati in una vera e propria operazione di restauro il Movimento 5 Stelle, dopo aver scelto i propri candidati e certificato la lista, ha ultimato il programma di governo per la regione Siciliana. Cinque anni fa, durante le elezioni regionali, uno dei nostri slogan era “meglio un salto nel buio con un voto al M5S che un suicidio assistito” votando Crocetta, Musumeci o Miccichè. E’ inutile ricordare a tutti quali sono stati i risultati in 5 anni di governo PD con Crocetta, che oggi sostiene il rettore Fabrizio Micari in cambio di un posto sicuro in Parlamento.
In questi anni siamo stati bravi ad indicare i mali e i responsabili del disastro causato nella nostra splendida isola. Ora abbiamo il dovere di essere altrettanto bravi ad indicare una via di uscita dal baratro in cui ci troviamo. In buona sostanza abbiamo il dovere di dare ai cittadini siciliani le soluzioni ai problemi che noi stessi da anni stigmatizziamo. Ci vorrà tempo e pazienza ma sono sicuro che possiamo cominciare a cambiare le sorti della nostra regione.
Bisognerà ripartire dai comuni siciliani: enti locali di frontiera che stanno attraversando un periodo di grande difficoltà. Difficoltà socio economiche che si ripercuotono direttamente sui cittadini e sulle imprese. Non io ma la Corte dei Conti conferma che la grave crisi degli enti locali spiegando come “il peggioramento della finanza locale sia imputabile alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale”. I comuni siciliani infatti hanno subito tagli del 70% sui trasferimenti dal 2009 ad oggi. La Regione Siciliana deve assolutamente aumentare i trasferimenti economici ai comuni perché tornino a garantire i servizi essenziali.
Sono pienamente consapevole che la Sicilia si avvia verso una sorta di default collettivo ed è per questo che bisognerà agire immediatamente azzerando inutili sacche di privilegio e contributi-mancia di ogni genere; attuare in tempi brevi una spending review degna di questo nome assieme alla razionalizzazione delle spese dei dipartimenti, degli enti e delle partecipate della Regione. Sostegno alle imprese attraverso leggi che agevolino l’accesso al credito, turismo come fonte di sviluppo e ricchezza, un reddito di dignità per chi non ha nulla e il taglio degli stipendi dei deputati saranno i nostri primi obiettivi. Io sarò uno dei 62 candidati del Movimento 5 Stelle che chiederanno ai siciliani l’opportunità di governare la regione con Giancarlo Cancelleri Presidente.