Gaetano Scorsone
Secondo quanto organizzato dall’Area del Consiglio Pastorale Cittadino che porta il suo stesso nome, ieri sera in Chiesa Madre, nel corso della celebrazione eucaristica serale delle ore 19.00, è stato ricordato il sacrificio del Beato Padre Pino Puglisi, primo Martire di mafia, ucciso il 15 settembre del 1993, giorno del suo 56° compleanno, nel quartiere Brancaccio di una Palermo, allora, ancora troppo oppressa e soggiogata da una invadente e prepotente criminalità mafiosa.
A sottolineare la sua missione pastorale, espressa non solo sul piano evangelico ma anche su quello sociale attraverso una particolare azione educativa condotta sui giovani, affinché non cadessero nelle mortali seduzioni della mafia, è stata una folta delegazione di ragazze e ragazzi dell’Istituto Comprensivo “G.Guarino” di Favara, guidata dalla Professoressa Giuseppina Vita.
Sono stati loro, infatti, che hanno preparato delle intenzioni di preghiera orientate alla memoria del ricordato presbitero, ed inoltre ad animare l’Offertorio portando i simboli della loro realtà scolastica con lo Stendardo della Scuola di appartenenza, con dei viveri e generi di prima necessità quale espressione di carità, e con dei corredi scolastici offerti per gli studenti bisognosi.
Nell’Offertorio hanno trovato posto anche lo Stendardo della Legalità, portato dal Prof. Carmelo Sciumè della Pro Loco “Castello” di Favara nonché un CD in cofanetto portato dal paladino delle tradizioni favaresi nonché brillante cantastorie, Gaetano Schifano, che con la collaborazione del Prof. Luigi Trupia – autore della base musicale- ha dedicato al Beato Pino una originale poesia in dialetto siciliano che carica di forti emozioni il suo nobile sacrificio di buon pastore.
Alla celebrazione sono risultati presenti il Ten. Giovanni Casamassima, da poco giunto al Comando della locale Tenenza dei Carabinieri, il Capitano dei Carabinieri Gabriele Treleani, il Presidente della Pro Loco “Castello, Prof. Antonio Moscato e i componenti dell’Area Padre Pino Puglisi Michele Arnone, Calogero Cassaro, Amelia Russello, Dolores Silveira e lo scrivente. Particolare menzione meritano i ministri del canto Sofia Salvaggio, Salvatore Morgante e Aldo Parrino che hanno arricchito la celebrazione eucaristica con tutta una serie di canti e, in conclusione, con un Inno, fortemente coinvolgente, dedicato alla missione pastorale del Beato Pino che, con la mite forza del suo sorriso, ha dimostrato che solo combattendo il male con l’amore si potrà entrare con serenità e beatitudine nel Regno Eterno.