Avv. Giuseppe Di Miceli
Caro Direttore,
mi permetto di scriverle in quanto quello che è accaduto nei giorni scorsi non può restare lettera morta.
Mi permetto di scrivere a lei perché sa quanta rilevanza ha per noi il popolo che lei definisce incazzato. Mi scuso per la forte affermazione che ai più potrebbe sembrare maleducata ma sappiamo che non lo è.
Oggi l’attivismo civico è stanco di un servizio Idrico che non gli permette l’uso essenziale.
Oggi l’attivismo civico è stanco di essere preso in giro.
Oggi l’attivismo civico è stanco di non essere protagonista del presente e del futuro.
Il Re è nudo, ma è pur sempre il Re! Ma attenzione i sudditi non sono più passivi ed inermi. Vogliono e devono vigilare su coloro i quali hanno in mano il loro futuro, sul Re per essere chiari.
Sono stanchi di assistere a crolli annunciati, mi riferisco alla Rupe Atenea di Agrigento.
Sono stanchi della malagestio che spegne le speranze di un futuro migliore del presente.
Mi auguro da persona civile che chi amministra la cosa pubblica se ne renda conto e desista dal continuare nel suo comportamento per evitare il peggio al popolo, che, dal canto suo, è disilluso e più attento. Non più disponibile a sopportare in silenzio.