Salvatore Licata – M. G. Cimino
Avevamo già scritto il 31 dicembre u.s. sulla condizione di riserve idriche in Sicilia, alquanto preoccupante, stante l’attuale siccità che si continua a registrare sulla nostra isola. Ieri abbiamo appreso da notizie stampa che già qualche sindaco della nostra provincia incomincia a preoccuparsi.
Stamattina ritorniamo sull’ argomento per risollevare l’ attenzione su questo tema che per noi è oltremodo preoccupante, soprattutto con un occhio ai report che ci dicono che al 31 gennaio del 2016 avevamo 452,67 milioni di metri cubi , mentre al dicembre del 2016 erano diventati 244,57 milioni e al dicembre 2017 i milioni di metri cubi erano diventati 183, 71. Questi i numeri. Ma dinanzi a questi numeri, non è stato diramato nessun allarme, non è stata approntata nessuna iniziativa.
Reiteriamo, anche come Forum Regionale per l’ Acqua Pubblica, la richiesta di un incontro con l’Assessorato all’ Energia e significativamente con il Dipartimento Acqua e Rifiuti per l’ esame della questione e per individuare i percorsi più indicati per ovviare a tale problematica. Arriveremo , se continua questa siccità, ad un severo razionamento dell’ acqua che ogni siciliano riceverà a casa propria ed ancora il fenomeno del bradipismo politico-amministrativo continua a caratterizzare il modus operandi nella nostra Regione. Vi sono iniziative immediate da assumere, programmi attuativi e relativi finanziamenti da reperire. Non possiamo accorgerci del problema solo quando ci siamo già dentro fino al collo.
Un altro dato al 31 gennaio del 2017 avevamo già il 47% in meno di acqua rispetto ad un anno prima. Al 31 di dicembre del 2017 va aggiunto un altro 25 % rispetto al dato di 11 mesi prima. Occorre correre adesso oltre che iniziare la ….. danza della pioggia.