Siamo tra gli ultimi in tutte le classifiche nazionali, mentre una classifica sui peggiori ci vedrebbe indiscutibilmente al primo posto. La storia della ristrutturazione ed automazione della rete idrica di Agrigento è un chiaro esempio su come viene amministrato il territorio. Si parla di acqua, in realtà si parla di tutto, vocato come è al turismo il capoluogo di provincia. Non solo, ciò che accade nel servizio idrico si ripete in quasi tutti i settori. Intanto, non usciamo dal disastro se non accendiamo il faro dell’attenzione sulle dinamiche di chi ci amministra e sulla politica. La storia della nuova rete idrica di Agrigento si inizia nel 2009 e ancora è aperta. I cittadini sono costretti ad accettare un servizio inadeguato e, nello stesso, non si eseguono i lavori pubblici capaci di dare ossigeno all’economia locale e in tutta la vicenda unico protagonista è la Regione. Unici a protestare le associazioni a favore dell’acqua, che dovrebbero avere un maggiore seguito.
Queste le tappe di un iter che indigna e, nello stesso tempo, umilia l’opinione pubblica:
24/06/2009 – Il progetto definitivo è stato preventivamente trasmesso dal Gestore del Servizio Idrico Integrato agli Enti competenti al rilascio dei vari pareri in sede di conferenza dei servizi da indire ai sensi dell’art.7 bis della Legge 109/94 nel testo coordinato con la L.R. 7/2002 e ss.mm.ii.;
12/02/2010 – il Gestore ha poi richiesto alla Commissione Regionale LL.PP. il rilascio del parere tecnico di competenza ai sensi della sopra citata norma;
30/06/2010 – Si è svolta la prima riunione di preconferenza della Commissione Regionale LL.PP. per l’approvazione del progetto definitivo;
16/12/2010 – Il progetto definitivo è approvato dalla Commissione Regionale LL.PP. con parere n.92 e con numerose prescrizioni da recepire in sede di progettazione esecutiva; l’importo complessivo dell’intervento, al lordo del ribasso d’asta dell’11,13% e compreso le somme a disposizione, è risultato essere di € 35.307.746,06; al netto del ribasso d’asta è risultato essere di € 31.652.723,05;
30/03/2012 – L’intervento in questione è incluso nei programmi regionali di finanziamento con delibera di Giunta Regionale n.104 conseguente al PO FESR 2007/2013; tuttavia l’importo previsto di finanziamento complessivo è di soli € 26.179.791,00;
18/07/2012 – È stato redatto e trasmesso al Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale di Agrigento il progetto esecutivo che ha recepito tutte le prescrizioni dettate in sede di approvazione del progetto definitivo;
16/07/2013 – Il progetto esecutivo è approvato tecnicamente dal Responsabile Unico del Procedimento del Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale di Agrigento;
12/08/2013 – Il progetto esecutivo è approvato amministrativamente dal Gestore del Servizio Idrico Integrato;
03/09/2013 – Il Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale rappresenta che la delibera di Giunta Regionale n.104 del 30/03/2012 ha previsto soli € 26.179.791,00 per la realizzazione dell’intervento in questione;
15/10/2013 – Il Gestore del Servizio Idrico Integrato provvede alla trasmissione al Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale di Agrigento di un stralcio esecutivo del progetto contenuto all’interno delle somme previste con la Delibera di Giunta Regionale 104/2012;
04/12/2013 – Il Gestore del Servizio Idrico Integrato approva amministrativamente il progetto esecutivo stralcio di complessivi € 26.179.791,00 al netto del ribasso d’asta del 11,13%, la cui copertura è per il 15% a carico del Gestore e per l’85% con il contributo pubblico previsto a carico del PO FESR 2007/2013;
16/12/2013 – Il Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Agrigento trasmetta tutti gli atti all’Assessorato Energia per l’emissione del correlato decreto di finanziamento del contributo pubblico;
27/01/2014 – Il Gestore del Servizio Idrico Integrato, nella considerazione che le somme a carico del contributo pubblico (PO FESR 2007/2013) devono essere rendicontate entro il 31/12/2015, chiede all’Assessorato competente e al Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Agrigento, l’autorizzazione all’immediato inizio dei lavori nelle more della formalizzazione del decreto di finanziamento; seguono solleciti del Consorzio e dello stesso Gestore (09/04/204 – 04/09/2014 – 22/09/2014);
16/12/2014 – L’Assessorato Energia consente l’anticipato inizio dei lavori a determinate condizioni che precisa con nota prot.51057;
28/01/2015 – Con nota prot.477 il Consorzio d’Ambito comunica l’accettazione delle condizioni con trasmissione di tutta la documentazione richiesta dall’Assessorato; comunica altresì l’imminente inizio dei lavori;
30/01/2015 – Con nota prot.4174 l’Assessorato Energia, rivede la propria posizione ed invita a non iniziare i lavori nelle more di una non meglio descritta verifica di finanziabilità a valere della programmazione comunitaria 2014/2020; in concreto si perde la possibilità di iniziare i lavori a valere del PO FESR 2004/2013 per completarli con la successiva programmazione comunitaria 2014/2020;
10/09/2016 – L’intervento, nella versione esecutiva generale (quindi non stralcio), seppur con un errore di stanziamento, che poi comporterà l’aumento della quota a carico del Gestore per adempiere all’integrale copertura finanziaria, è stato inserito nel c.d. “Patto per il Sud” siglato tra l’allora Presidente della Regione e l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, ripreso poi con delibera di Giunta Regionale n.29 del 21/01/2017 a valere del Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020;
10/03/2017 – l’Assessorato Energia, per l’emissione del decreto di finanziamento chiede la trasmissione del progetto aggiornato al D.Lgs. 50/2016;
03/04/2017 – Il Gestore del Servizio Idrico Integrato provvede alla trasmissione del progetto aggiornato e di tutta la documentazione di approvazione amministrativa e tecnica;
09/05/2017 – L’Assessorato Energia chiede al Gestore di farsi carico di quella parte di contributo pubblico non previsto dal c.d. “Patto per il Sud” e successivi atti programmatici (Delibera di Giunta Regionale – FSC 2014/2020);
11/05/2017 – Il Gestore del servizio Idrico Integrato delibera la maggiore quota a copertura dell’integrale costo dell’intervento e chiede la definizione del decreto di finanziamento;
14/07/2017 – L’intervento, nella configurazione economica ultima, è nelle more incluso nel nuovo piano degli interventi facente parte dell’approvazione tariffaria dell’anno 2016-2019 (Deliberazione Assemblea Territoriale Idrica della Provincia di Agrigento, che ha sostituito il Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale, n.33);
Attualmente è tutto fermo, molto probabilmente, per questioni su diatribe tra l’Assessorato e l’Assemblea Territoriale Idrica:
- sulla stipula di una Convenzione, prevista dagli atti conseguenti il c.d. “patto per il Sud”, ma non obbligatoria, che regimenti le modalità di gestione del finanziamento da concedere; in effetti le modalità di gestione del finanziamento da sempre sono state iscritte direttamente nel decreto di finanziamento;
- approvazione amministrativa del progetto esecutivo che l’Assessorato pretende dall’Assemblea Territoriale Idrica e non dal Gestore;
- verifica del progetto adeguato alla D.Lgs. 50/2016 ritenuta necessaria dall’Assemblea Territoriale Idrica ma non dall’Assessorato.