On. Carmelo Pullara – Capogruppo Autonomisti e Popolari
Il patto dell’arancino non diventi un’intossicazione generale.
Calare nel dibattito politico i risultati di ogni tornata elettorale diversa dalle elezioni regionali non fa bene al cammino istituzionale del centrodestra in Sicilia. E non lo fa soprattutto, se esso diventa alibi per attaccare il complesso percorso di risanamento che si è prospettato a tutti i soggetti della coalizione ed in primis al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che rappresenta il garante tra la politica e i cittadini.
È spiacevole leggere le ultime dichiarazioni critiche del presidente dell’Ars, tranne che egli non sia pronto a prenderne le distanze come Macron al culmine di una crisi diplomatica. Mi sembra di trovarmi davanti ad un Giano bifronte se confronto l’uscita compiacente di Miccichè dopo l’approvazione della Finanziaria con le infelici interviste delle ultime ore.
Cosa è accaduto in meno di due mesi per far cambiare atteggiamento al commissario regionale di Forza Italia? E in aula cosa è disposto a dimostrare nei fatti e negli atti il suo partito per dare l’idea di un gruppo politicamente efficiente? Alimentare implicitamente certi interrogativi non rende onore all’impegno istituzionale di Miccichè che riconosco non essere un destabilizzatore. Ritroviamo responsabilmente lo spirito di coalizione sulle grandi questioni che riguardano i siciliani, e prestiamo meno il fianco alle piccole discussioni di vicinato politico.