Gaetano Scorsone
Su iniziativa della F.I.D.C. della Regione Sicilia e con l’ineccepibile organizzazione del suo Presidente Giuseppe La Russa, si è svolto, oggi, a Racalmuto, alle ore 10.00, presso la rinomata sede della Fondazione Sciascia un Convegno sulla conservazione della Fauna selvatica e sulla disciplina dell’attività venatoria, con la presentazione di originali studi e progetti su tematiche di interesse nazionale. A moderare gli interventi il giornalista Salvatore Picone di Malgrado Tutto Web. Il Sindaco di Racalmuto, Avv. Emilio Messana, ha accolto gli illustri ospiti, fra cui il Presidente Nazionale Federazione della Caccia, Dott. Gian Luca Dall’Olio, rivolgendo loro il benvenuto ed il saluto della città.
Nel corso del suo intervento il primo cigttadino del Paese della ragione ha sottolineato come l’attività venatoria moderna non possa essere disgiunta dalle attività di gestione e tutela dell’ambiente e come debba rientrare nel novero di quelle positive opportunità di crescita e di maturazione per cittadini sempre più consapevoli del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. Anche il Presidente Regionale F.I.D.C. Sicilia, Giuseppe La Russa, dopo i ringraziamenti di rito, ha posto l’accento sulla necessità di un approccio integrale alla gestione del Territorio capace di superare i veti e le disfunzioni generati dalla conflittualità di diverse posizioni ideologico-culturali, puntando, invece, sull’auspicabile slancio indotto dalle più diverse positive sinergie fra i vari soggetti che interferiscono e interagiscono con i delicati suoi equilibri, ne condizionano lo sviluppo e fruiscono dei suoi positivi ed innegabili vantaggi.
Come da programma, dopo gli interventi introduttivi si è passati alla presentazione dei risultati di studi avviati sul Territorio nazionale in merito alla Lepre italica ( Lepus corsicanus), al Cinghiale (Sus scrofa), all’Avifauna migratoria, alla Gestione dell’Ambiente e al Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus). Una giornata ricca di stimoli non solo per gli “addetti ai lavori” ma anche per tutti coloro che hanno a cuore la corretta gestione dell’ambiente e che di fronte alle diverse sue sofferenze denunciate da più parti auspicano un nuovo approccio operativo, orientato alla condivisione, al reciproco riconoscimento di responsabilità ed esigenze, al rispetto delle diverse identità e, soprattutto, ai riconosciuti vantaggi di una leale e proficua sinergia di pensiero e d’azione, capace di trasformare ogni negativa criticità in positive e diffusamente fruibili opportunità.