Alla collaborazione con la giustizia o al “pentimento” come vogliamo chiamarlo, di Mario Rizzo ed ancor prima di Giuseppe Quaranta, arriva adesso la clamorosa dissociazione da parte dei familiari di questi.
La prima a prendere le distanze la fidanzata, adesso ex, Angela Russotto di Mario Rizzo, il collaboratore che ha svelato i retroscena dell’agguato ai danni dell’empedoclino Saverio Sacco avvenuto a Liegi il 28 aprile 2017. “Preso atto di quanto appreso dagli organi di stampa negli ultimi giorni circa la scelta di collaborare con la giustizia di Rizzo Mario dichiaro di dissociarmi nettamente da tale scelta presa dallo stesso non volendo avere più nessun tipo di rapporto con Rizzo Mario”.
Il fratello della ragazza, Gerlando Russotto di 29 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano, è stato accusato dallo stesso Rizzo di aver fatto parte del gruppo di fuoco dell’agguato ai danni di Saverio Sacco, sul quale indaga oltre alla Polizia belga anche la Squadra mobile di Agrigento con il coordinamento del procuratore aggiunto Salvatore Vella e dai PM Simona Faga e Alessandra Russo.
Dissociazione verso Mario Rizzo anche da parte del fratello Fabrizio che ha inviato una nota con gli stesso termini.
Più clamorosa, anche per i contenuti e per il fatto che per loro era già iniziato l’iter di protezione, la dissociazione dei familiari del pentito Giuseppe Quaranta. La presa di distanza arriva con una email inviata alle redazioni dei giornali, da parte del figlio del pentito, Gabriele Quaranta, che scrive: “La famiglia del collaboratore Quaranta Giuseppe, la moglie e i figli, dichiarano di non voler condividere la sua scelta dopo aver provato tante volte a convincerlo a farlo ritrattare, e così hanno deciso di non voler più avere a che fare con lui stesso”.
Giuseppe Quaranta fu arrestato durante l’operazione “Montagna” e da qualche mese collabora con la Giustizia, nella sua collaborazione ha parlato anche dell’altro figlio, Calogero, arrestato nella stessa operazione con l’accusa di aver preso parte al traffico di droga gestito dalla mafia, accuse confermate dallo stesso padre-pentito.