Che l’incontro ci sia stato, sembra non esserci alcun dubbio. Che l’incontro sia stato chiarificatore e risolutivo della crisi in atto all’interno del Movimento 5 Stelle di Favara, non ci è dato sapere.
Già ieri sera in Consiglio comunale, prima della seduta e della sua infelice conclusione con il plateale abbandono dell’aula dei consiglieri pentastellati, circolava la voce, non tanto sommessamente a dire il vero, anzi in maniera esplicita che ben 8 consiglieri comunali si erano schierati apertamente contro Anna Alba e la sua amministrazione, addirittura con una nota scritta, dove si evidenziavano tutte le criticità del “modus operandi” della sindaca e dei suoi assessori. E’ proprio vero che l’antico non si sbaglia mai e che è sempre attualissimo il detto “nenti fari can enti si sapi”. Infatti la notizia del “malumore” chiamiamolo così per usare un eufemismo degli otto consiglieri comunali grillini, e della nota di protesta ci è stata data per certa proprio dai consiglieri di opposizione. Ed in effetti avevano proprio ragione, considerato, come vi abbiamo raccontato ieri, che i consiglieri comunali 5 Stelle, presenti in aula, hanno ad uno a uno abbandonato il loro posto, uscendo, e lasciando al solo capogruppo il compito di “inventarsi” la scusa dell’assenza della dirigente del servizio finanziario.
Ma torniamo all’incontro che c’è stato oggi, (Visto che ieri ci hanno azzeccato, lo diamo per sicuro che ci sia stato) tra la sindaca Anna Alba e i gruppo consiliare. Sicuramente se le sono dette. Ognuno avrà esposto le proprie ragioni. Senza tirare ad indovinare i malumori di una consistente parte dei grillini sono da riferire a questi due anni e più di amministrazione del Comune di Favara dove, certamente, le stelle non hanno brillato. Il programma, le promesse, le azioni, che sono proprie del Movimento non trovano riscontro nell’azine amministrativa. I malumori sono aumentati con il passare dei mesi, e si è passati da una blindatura inespugnabile ad esternazioni di malumori, a interrogazioni e note di alcuni consiglieri pentastallati nei riguardi della loro Giunta. Ci sono stati addirittura voti contrati e posizioni divergenti su alcuni atti deliberativi. Questo quello che trapelava fuori. Niente in confronto con quello che “covava” all’interno sfociato clamorosamente con le dimissioni del Vice sindaco Lillo Attardo. Adesso ci rendiamo conto che quella era solo la punta di iceberg enorme che piano piano sta venendo a galla e si sta manifestando in tutta la sua prorompente forza devastante.
Non sapendo la verità dei fatti, delle opinioni e degli scritti intercorsi, ognuno si immagina lo scenario che gli sembra verosimile. Fuga di qualche consigliere, richiesta di dimissioni qualche assessore. Il più drastico è quello, per usare un termine motoristico, di uno “STOP and GO”, ovvero di un azzeramento e di una ripartenza per dare slancio e credibilità ad un progetto pentastellato che pare abbia perso credibilità. Daltronte in oltre due anni il progetto programma elettorale non è che sia andato proprio avanti; del bilancio stabilmente riequilibrato neanche l’ombra. Le critiche sulle bollette dei tributi e delle tasse “pazze”, gli affidamenti, le strade, il cimitero, le scuole. Insomma la CRISI del sistema “5Stelle” che a Favr non ha trovato piena attuazione.
Da non trascurare il silenzio in materia del leader politico locale, il portavoce deputato regionale Giovanni Di Caro che dopo aver creato, plasmato, formato e portato al Governo cittadino il Movimento 5 Stelle ì con la sindaca Anna Alba e la sua amministrazione, non ha proferito più parola.
Tra qualche ora ci sarà la seduta di aggiornamento del Consiglio comunale, dalle prime battute capiremo come è andato l’incontro Anna Alba-Cruppo consiliare, e che cosa ci aspetta da qui in vanti.