Un sunto sulla vicenda piscina e qualche chiarimento sul contenzioso in atto tra il Comune di Favara e la Alaimo costruzioni è oggetto di una nota a firma degli “assessori competenti” Gianluca Caramazza, Rosanna Pecoraro e Giovanni Sciortino.
Gli amministratori hanno ritenuto opportuno specificare alcune situazioni che stanno determinando la chiusura dell’impianto di contrada Pioppo gestito dalla ESCO. La Ditta Alaimo costruzioni, tra le altre azioni, aveva dapprima comunicato che “non avrebbe proceduto alla riattivazione di alcun servizio, ne tantomeno alla messa in funzione di alcun impianto, diffidando contestualmente il Comune a farlo”, e quindi promosso un Decreto ingiuntivo per il pagamento di alcune fatture, già notificato dal Tribunale.
La Alaimo costruzioni ha chiesto, con il decreto ingiuntivo, il pagamento di fatture per un importo di circa €. 65.000,00 per il pagamento di lavori relativi alla riqualificazione e gestione degli impianti tecnologici della piscina comunale, inclusa la fornitura di energia elettrica e termica. Nella nota, a proposito del decreto ingiuntivo, gli assessori firmatari specificano: “Da una verifica contabile si denota che l’intero importo richiesto non è dovuto alla Esco, in quanto dallo stesso doveva essere decurtata la spesa per la fornitura idrica ed elettrica del periodo in questione. Ragion per cui – scrivono Caramazza, Pecoraro e Sciortino – a tutela dell’Ente e delle Associazioni sportive coinvolte che usufruivano regolarmente della struttura, si è dovuto procedere con la nomina di un legale a cui affidare l’opposizione al decreto ingiuntivo”.
I tre amministratori fanno presente che la nomina del legale è avvenuta solo in fase successiva rispetto al tentativo di accordo bonario tra le parti, che non è comunque andato in porto. Cosa che forse avrebbe permesso la riapertura della piscina. “Non si comprendono altresì le contestazioni della ditta circa un possibile inadempimento del committente – si legge ancora nella nota del Comune di Favara – considerato che il mandato di pagamento per tutte le fatture relative all’anno 2017 è già stato emesso dall’Ente, ma che il relativo importo non risulta liquidato alla Società per problematiche conosciute dalla stessa”.
Gli assessori Gianluca Caramazza, Rosanna Pecoraro e Giovanni Sciortino si dicono fiduciosi per una possibile risoluzione bonaria della vicenda e ribadiscono la loro disponibilità ad incontrare le parti coinvolte per affrontare la questione inerente la riapertura della piscina comunale.