La ditta Seap Srl ha fatto sapere, venerdì sera, che la discarica di trasferenza di Lercara Friddi sarà aperta “a data da destinarsi”. Molto probabile un altro rinvio rispetto alla prevista raccolta di martedì prossimo.
E’ possibile un’altra rimodulazione del calendario di conferimento che prevedeva martedì prossimo come giorno di raccolta dell’organico. Lunedì prossimo la sindaca Anna Alba e il responsabile dell’ufficio tecnico di Favara, si incontreranno per stabilire come procedere nell’organizzazione del servizio e per trovare eventuali soluzioni ad una situazione che è diventata davvero pesante e insostenibile per l’utenza costretta a depositare nelle proprie abitazioni il rifiuto organico per settimane.
Dovrà l’amministrazione comunale trovare una soluzione o, in caso contrario, emettere una nuova ordinanza per vietare il conferimento per martedì prossimo.
Adesso, proviamo a raccontarvi come è, si fa per dire, organizzato il particolare servizio. I 43 Comuni della provincia non hanno un rapporto diretto con gli impianti di compostaggio, ma con la ditta SEAP Srl proprietaria della stazione di trasferenza di Lercara Friddi.
SEAP Srl raccoglie i rifiuti organici dei comuni e li trasporta nell’impianto della RACO s.r.l. di Belpasso (Ct).
Il rapporto non è, dunque, tra i comuni e l’impianto, ma tra quest’ultimo e Seap. Paradossale! Follia allo stato puro. E non può essere cosa diversa dalla pazzia, perché solo un folle può pensare di produrre una qualsiasi cosa e non avere dove metterla. Nel nostro caso i Comuni producono rifiuti e hanno un contratto con una stazione di trasferenza, mentre non lo hanno con gli impianti di compostaggio.
E’ Seap a decidere, nei casi di difficoltà per riduzione di portata negli impianti di destinazione finale, se accogliere nella sua stazione di trasferenza più rifiuti della città di Agrigento, piuttosto che di Favara, o di Aragona piuttosto di un’altra città.
Questo è il quadro che non ha nulla di diverso dai precedenti in un territorio vittima del mal governo politico. La gente ha creduto nel nuovo capace di inventarsi un sistema diverso, innovativo. Capace di aggredire le problematiche ed, invece, si è adagiato sopra le criticità, gestendole di volta in volta.
Intanto, sui tavoli della burocrazia regionale riposano da anni alcuni progetti per la realizzazione di impianti di compostaggio in provincia di Agrigento.