“Sono passati 20 giorni dalla mozione di sfiducia al sindaco – scrivono Sanfratello Carmelo, Costa Carmelo, Baio Danila, Sciara Giusy, Sorce Giuseppe, Liotta Massimo, Pirrera Calogero – scampata in maniera quasi ridicola grazie al sostegno di una parte di “opposizione di governo” irresponsabile che ha preferito assentarsi o votarla negativamente pur di rimanere attaccata alla poltrona, senza alcuna prospettiva di una soluzione”.
A mancare all’appello anche due assessori, sono passati infatti 4 mesi dalle dimissioni dell’ex assessore alle attività produttive e 20 giorni dalle dimissioni dell’ex assessore ai lavori pubblici, posti che sono ancora vacanti. “Questo non ci sorprende – si legge nella nota – anche perché dopo le dimissioni dell’ex assessore nonché vicesindaco Attardo sono passati 3 mesi dalla sua sostituzione. Ciò oltre a dimostrare confusione amministrativa, evidenzia che l’inciucio con i consiglieri che hanno “salvato” il sindaco non ha trovato la quadra in termini di spartizione delle poltrone”.
A preoccupare i 7 è anche l’azione degli assessori in carica. “Ma se da un lato manca assegnare le due deleghe, dall’altro gli assessori in carica sicuramente non brillano per produttività. L’assessore Caramazza è invisibile quasi sconosciuto alla città, mentre l’assessore Bennica che tanto inebria con gli spot la città, dimostra che il tema dell’ambiente e dei rifiuti è un tema di cui farebbe bene a non occuparsene più. Dopo il suo insediamento, i continui ed estenuanti cambi di calendario hanno snervato le famiglie favaresi e il nuovo divieto di conferimento dell’umido (ad oggi siamo a circa 130 giorni) non facilita di certo la situazione. Di certo siamo in piena emergenza igienico-sanitaria, la città è invasa dai rifiuti e il servizio di scerbamento è inesistente”.
La nota dei sette consiglieri “dissidenti” del M5S di Favara non è meno morbida nei confronti del presidente Totò Di Naro. “In tutto ciò ai consiglieri comunali viene limitato di esercitare il loro compito di indirizzo e controllo. Il consiglio comunale viene convocato in modo centellinato da parte del presidente Di Naro e con oltre 20 punti all’ordine del giorno, quando potrebbe convocarlo più spesso per alimentare il dibattito politico. Risulta evidente che, il Presidente è asservito al Sindaco, la seconda carica cittadina ha dimostrato inadeguatezza nelle gestione del consiglio comunale, ciò si è ancor di più evidenziato nell’ultimo consiglio dove non ha concesso il diritto di replica ad alcuni consiglieri, che lo stesso dimostra di non avere il senso delle istituzioni attaccando per fini politici con comunicati i consiglieri comunali e votando negativamente la mozione di sfiducia dove la sua figura dovrebbe essere sopra le parti e portarlo ad astenersi nel rispetto di tutti i consiglieri comunali, dimostrando ancor di più che non ha capito in questi 3 anni il suo ruolo”.
Per questa parte di Movimento siamo di fronte ad una situazione disastrosa alla quale sindaco e consiglieri che la sostengono non vogliono mettere fine. “Ad un anno e mezzo da nuove elezioni, si è deciso di andare avanti a stento e bivaccare, fregandosene delle città e di tutte le conseguenze del caso – concludono la nota – Rimane l’amaro in bocca, perché la città aveva risposto con entusiasmo e con consensi ad un percorso di cambiamento decantato in campagna elettorale, cambiamento che c’è stato per pochissimi arrivisti politici, di contro la città ha subito l’ennesima umiliazione. Se tutti gli esponenti del M5S della prima ora ne hanno preso le distanza, un motivo ci sarà”.