Per amministrare ci vuole consenso ma ci vogliono anche i numeri poiché gli atti deliberativi devono essere votati in Consiglio comunale. Sul consenso non ci esprimiamo, ma i numeri sono un dato certo. Nonostante Anna Alba abbia rimodulato la sua Giunta aggiungendo anche un ulteriore assessore e captando in maggioranza almeno 4 consiglieri comunali che in origine erano in opposizione, non ha il conforto numerico che appoggia e supporta la sua azione amministrativa.
Lo si è sancito in Consiglio comunale nella sessione straordinaria e urgente che, dopo la farsa della lettura dei verbali delle sedute precedenti, non è riuscita a produrre alcun atto proprio per la mancanza di numeri, dopo l’uscita dall’aula dell’opposizione. Nella seduta di aggiornamento di ieri sera, quando necessitavano soltanto 10 presenze per poter operare nella trattazione dei punti, dopo l’approvazione della prima delibera relativa ad una sentenza del tribunale per un decreto ingiuntivo, si è concretizzata la realtà dei numeri.
Carmelo Sanfratello facendo riferimento alla dichiarazione fatta dalla sindaca Anna Alba sulla sua pagina Facebook dove, in relazione alla seduta del giorno prima quella della lettura dei verbali per intenderci, si legge: “Gravissimo abbandono d’aula dei dissidenti 5 stelle e del gruppo misto. Tante critiche e troppe chiacchiere, ma in Consiglio grande mancanza di RESPONSABILITA’, perché rischiamo di perdere importantissimi finanziamenti” ha chiaramente detto alla sindaca “Noi siamo qui in maniera responsabile a reggere il numero legale, quella che manca e la sua maggioranza. Per governare Lei deve avere consenso e maggioranza, cosa non ha”. A dimostrazione di ciò l’uscita dell’aula di Vito Maglio, Sergio Caramazza, Marilì Chiapparo, Calogero Pirrera, Giuseppe Sorce, Carmelo Sanfratello e Massimo Liotta, con una conseguente caduta del numero legale poiché a supportare la sindaca c’erano soltanto 8 consiglieri: Tonino Scalia, Gero Castronovo, Selenia Failla, Giuseppe Nobile, Carmelina Cusumano, Vincenzo Lentioni, Giuseppe Bellavia e il presidente Totò Di Naro.
Ecco la dichiarazione di Carmelo Sanfratello a nome di tutto il gruppo dei “dissidenti” del Movimento 5 Stelle: “La sindaca non ha più i numeri, si dimetta!!! Come si fa a convocare un consiglio comunale urgente senza avere i numeri? Questo è il dato politico, nonostante la nuova giunta appena nominata con l’ingresso addirittura di un ulteriore assessore per accontentare i nuovi consiglieri di maggioranza e nonostante il regalo della vicepresidenza, la sindaca non ha i numeri. Come intende amministrare senza avere il consenso in aula? Dopo il teatrino concordato con il consigliere Scalia con la lettura per circa 2 ore e mezzo dei verbali delle sedute precedenti, tutto ciò al fine di trattare il punto sull’aumento della tassa suo rifiuti in sordina ed evitare contestazioni dei cittadini presenti in aula, oggi si presentano soltanto 7 consiglieri di maggioranza, dove sono andati a finire gli altri consiglieri comunali? Sindaco, si dimetta per dignità e per rispetto del popolo, noi non le faremo mai da stampella e stante ad oggi, nonostante abbiate svenduto la vostra dignità politica pur di rimanere attaccati alle poltrone, siete sempre senza i consensi sufficienti per approvare le proposte in aula”.
Rafforza il concetto il Gruppo Misto con Sergio Caramazza: “I nostri sospetti erano fondati. La maggioranza che si nascondeva dietro la lettura dei 22 verbali delle sedute precedenti per rimandare la trattazione dei punti caldi relativi all’aumento della TARI ha calato la maschera: oggi non era presente al consiglio comunale da essa stessa dichiarato urgente. Questa nuova Giunta è partita male, anzi non è partita affatto, e fa meglio a lasciar perdere e lasciare Favara libera”.
Si attendono adesso le contromosse della sindaca Anna Alba e dei suoi consiglieri di maggioranza