La commissione consiliare toponomastica composta dai consiglieri Giuseppe Sorce (presidnete), Giusy Sciara (segretario), Marianna Fallea, Sergio Caramazza, Antonio Scalia, Salvatore Giudice e con essa la sindaca Anna Alba (presente alla riunione assieme al responsabile dell’ufficio toponomastica Giuseppe Cusumano) e la giunta di Favara, che ne ha ratificato il verbale(n. 9 del 4 febbraio 2020) con il loro atto deliberativo (.16 del 6 febbraio 2020), devono spiegare alla città i motivi delle loro scelte nella intitolazione delle vie dei ritrovati territori della cosiddetta Favara ovest.
Perché si sono preferiti, per esempio, Arafat e Rabin, (prendiamo apposta ad esempio questi nomi che sono davvero meritevoli) conosciuti al mondo per la loro lotta per l’indipendenza e la libertà dei loro rispettivi popoli, e invece non si sono inseriti i nomi di Partigiani e Patrioti di Favara che hanno lottato per la Libertà del Popolo italiano dall’oppressione nazista.
Perché si è inserito il nome di Nelson Mandela (ultrameritevole) perseguitato in Sud Africa per le sue idee politiche anti-apartheid e non si sono inseriti gli Antifascisti e i Confinati politici di Favara che hanno lottato contro le idee razziste e per la libertà di espressione politica, negate dal nazifascismo. Perché si è preferito intitolate decine di strade a cantanti, certamente di fama, e si sono esclusi i propri figli che hanno lottato per i valori della Democrazia e sono stati parte attiva nella Resistenza.
Chi, se non i loro concittadini, potevano e dovevano ricordarli a futura memoria per il loro valore, la loro storia, il loro impegno civile, sociale, politico, il loro sacrificio in favore di quella che adesso è l’Italia libera e democratica. Quale miglior occasione fornita dal rinominare le strade dei riconquistati territori favaresi, intitolandole a chi aveva, con sacrificio, amore per la propria terra, altruismo e grande valore patriottico lottato per la libertà d’Italia. Così non è stato, ma non perché non si aveva conoscenza di questi nomi e del loro valore, infatti Pasquale Cucchiara e Anpi ne avevano fornito un elenco con relative schede informative, elenco evidenziato nella relazione dell’ufficio toponomastica fornito alla Commissione.
Pubblicata la delibera Siciliaonpress ha subito, e per primi, denunciato l’accaduto, ci siamo subito intestati questa battaglia per il grande valore e la valenza sociale e civile che assume. La commissione consiliare forse ha agito con superficialità (non vogliamo usare altri aggettivi) seguendo degli schemi che a noi non sono noti. La sindaca e l’amministrazione comunale non hanno mosso un dito e non si sono opposti a questa loro inopinata decisione.
Non è certamente una scusa quella dire che erano troppi o di aver dato omogeneità alla zona, ovvero intitolato le strade di un certo territorio con una sola categoria di persone. Anzi,proprio questa logica poteva e doveva spingere la commissione a concentrare in quella zona i nomi dei Partigiani, dei Patrioti e degli Antifascisti. Invece non sappiamo per quale motivo si è scelta la superficialità di cantanti, artisti, pittori, architetti che nulla hanno a che spartire con Favara.
Si sono scelti anche nomi di persone normali della nostra città o di città vicine quali maestre, preti, artisti, campieri e onorevoli lasciando da parte nella loro totalità Partigiani, Patrioti e Antifascisti. Questa è una delibera che deve essere immediatamente rivista per dare il giusto valore e la giusta riconoscenza a chi ha sacrificato la propria vita affinché noi tutti, anche i componenti della commissione e dell’amministrazione comunale, possano adesso essere liberi.