“L’unica arma a disposizione è la prevenzione e quindi dobbiamo utilizzare questo sistema per poterci difendere e salvare tante persone anziane o giovani che siano”.
#Iorestoacasa#
Il dottore Vincenzo Fontana è stato medico primario dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, seppure impegnato politicamente, deputato regionale e nazionale, presidente della provincia regionale, non ha mai abbandonato la sua professione di medico. Per intervistarlo, durante la carica di presidente della provincia, dovevamo cercarlo al Pronto soccorso, piuttosto che nel Palazzo, a fine del suo turno dopo le 14. Si divideva non rinunciando a fare il medico.
Sono tanti, al momento, a dare pareri sull’emergenza coronavirus, molti li stiamo conoscendo nell’occasione. Abbiamo voluto dare un volto conosciuto da tutti alle informazioni sull’emergenza sanitaria chiedendo e ottenendo, non è stato facile, al dottore Fontana un suo intervento.
“Siamo – ci dice – in un momento veramente cruciale per l’infezione da coronavirus che ha investito ormai il globo intero. Ci ha trovati impreparati e questa epidemia si è diffusa rapidamente tanto che è diventata in pochi giorni una vera pandemia perché diffusa in quasi tutti paesi del globo. Questo è un virus sconosciuto ma molto simile al virus della SARS e dell’infezione suina, pertanto non abbiamo armi disponibili per combatterlo Perché non ci sono né farmaci disponibili né un vaccino. L’unica arma a disposizione è la prevenzione e quindi dobbiamo utilizzare questo sistema per poterci difendere e salvare tante persone anziane o giovani che siano”.
“La gran parte delle persone infette non fanno la malattia. Per fortuna, è solo una percentuale direi ridotta che si ammala e che va incontro ad una polmonite interstiziale severa che necessita di terapia intensiva”.
“Provate a immaginare cosa accadrebbe se tutti gli infettati dovessero avere la necessità’ di essere sottoposti a terapia intensiva, sarebbe il collasso del sistema, perchè, purtroppo, i posti di terapia intensiva sono molto limitati quindi tanti resterebbero senza la possibilità di un trattamento intensivo”. “Ecco perché è importante collaborare ed è importante che non si diffonda la malattia e quindi che venga contenuta al massimo. Dicevo che la prevenzione è l’unica arma disponibile e quindi il contenimento dell’infezione dipende soltanto da ognuno di noi e come voi sapete si fa evitando qualsiasi tipo di contatto ed è per questo che il Presidente del Consiglio ma anche i Presidenti di Regione hanno deciso di chiudere tutte le attività, hanno invitato tassativamente tutti cittadini a starsene a casa. Solo questo è il sistema per poter evitare la diffusione della malattia e quindi le conseguenze legate all’infezione”.
“Ho notato con soddisfazione che la gran parte dei cittadini si sono attenuti rigorosamente a questi criteri e sono convinto che li seguiranno in maniera rigorosa. Solo in questo modo tuteleremo la nostra salute e la salute di tutti i cittadini. Il nostro è un grande Paese e nei momenti di grande difficoltà anche in passato abbiamo dimostrato tanta maturità forza e attaccamento alla nostra amata terra, sono certo che lo faremo anche questa volta e che vinceremo questa sfida difficile e insidiosa”.
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Foto in evidenza della Polizia di Stato