Salvatore Urso – Aido
Nella notte dell’8 marzo e nella tarda serata di giorno 16 marzo 2020, di ciò è stato dato ampiamente risalto nei quotidiani nazionali e locali e sui siti internet, una marea di nostri cittadini siciliani, dei quali molti favaresi sono rientrati da località contrassegnate come zone rosse e che qualcuno di essi, senza aver adottato le necessarie procedure previste dagli artt. 3 e 5 del D.P.C.M. 08 marzo 2020 e dall’O.P. Regione Sicilia del giorno 08 marzo 2020 a tutela di se stesso e dei terzi e senza isolarsi, imprudentemente è andato in giro entrando in contatto con numero imprecisato di cittadini.
Quanti di costoro si sono registrati e comunicato al Comune, all’Asp e ai Carabinieri?
Se lo hanno fatto, il Comune dovrebbe avere un elenco ben nutrito di tutti costoro. Non era un opzional ma una legge, che così recita:
” Da oggi tutti coloro che sono residenti o domiciliati nell’intero territorio siciliano e facciano rientro da altre regioni italiane o dall’estero sono obbligati a comunicare tale circostanza al Comune, al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.
Sarà cura di un operatore comunale richiamare nel più breve tempo possibile per acquisire le necessarie informazioni.
L’inosservanza degli obblighi sopra indicati sarà punita, ai sensi dell’art. 650 codice penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro”.
QUANTI LO HANNO FATTO?