Continuano i controlli della Polizia di Stato nel territorio della provincia e numerose sono le persone denunce ai sensi dell’art.650 c.p.
Agli agenti che lo hanno fermato ha riferito di aver avuto un mal di stomaco e di aver deciso di fare una passeggiata in Via Atenea.
Ad Agrigent la Polizia di Stato, nel corso dei servizi finalizzati alla verifica del rispetto del DPCM datato 08.03.2020 successive modifiche, ha segnalato in stato di libertà, per violazione dell’art. 650 c.p. un soggetto domiciliato in Agrigento, che procedeva a piedi per Via Atenea, alla richiesta degli agenti delle motivazioni circa il suo spostamento al di fuori del domicilio, parecchio distante dal luogo del controllo, ha riferito di aver avuto un mal di stomaco e di aver deciso di fare una passeggiata.
Controllato un ciclomotore, con due soggetti a bordo, che impegnava un incrocio stradale non rispettando le indicazioni semaforiche, attirando l’attenzione degli agenti. I due soggetti, gravati da precedenti di polizia, non hanno dato versioni concordanti: il primo asseriva di doversi recare in farmacia per acquistare dei medicinale per il figlio, mentre il secondo soggetto sosteneva di essersi fatto dare un passaggio senza una reale necessità e dunque senza alcun giustificato motivo.
Pertanto oltre alle violazioni commesse al C.d.S., il passeggero del ciclomotore è stato deferito ai sensi dell’art.650 c.p.
Si segnala anche la commissione di reati non direttamente connessa alle limitazioni di circolazioni, ma alla convivenza forzata dettata dai provvedimenti restrittivi. Un giovane si è reso responsabile di fatti riconducibili a “violenza domestica” nei confronti del padre, per aver voluto organizzare una festa al proprio domicilio, con la presenza di amici. Il Questore con proprio provvedimento ha ammonito il giovane a cambiare condotta e a recarsi in un Centro antiviolenza al fine di intraprendere un percorso trattamentale integrato.
A Canicattì nel fine settimana è stato controllato e sanzionato il titolare di un bar del centro cittadino che inosservante delle disposizioni imposte con i D.P.C.M. manteneva aperto il proprio locale e somministrava bevande a tre avventori anch’essi deferiti all’A.G. ai sensi dell’art. 650 c.p. per essere usciti dal proprio domicilio senza giustificato motivo.