Dopo la morte del ragazzo extracomunitario che risiedeva presso una struttura di Aragona, gli altri ospiti hanno messo in atto una rivolta, manifestando l’intenzione di non volere più rimanere più all’interno della comunità.
Gli extracomunitari hanno organizzato questo dissenso all’esterno l’edificio e sono dovuti intervenire i carabiniere della stazione di Aragona.
Al momento non si conoscono le cause della morte, ma in via precauzionale è stato predisposto tampone post mortem.
La notizia della morte del povero giovane ha suscitato molta tristezza tra la comunità aragonese e tutti lo ricordano come un bravo ragazzo.
“Al giovane deceduto – ha scritto nella sua pagina Facebook il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino – come da protocolli sanitari in vigore è stato effettuato il tampone post-mortem sul quale avremo i risultati nei prossimi giorni. Gli ospiti, gli operatori che lavorano nella struttura e chiunque sia stato in contatto con il giovane e la struttura sono stati messi in isolamento preventivo. L’Amministrazione si è da subito attivata per effettuare la sanificazione delle zone limitrofe all’Istituto. Sono inoltre venuto a conoscenza che gira una foto del ragazzo inerme, Vi prego assolutamente chiunque ne venga in possesso di evitare di farla veicolare in rispetto del ragazzo deceduto a cui va invece rivolta una preghiera. Nell’attesa del risultato del tampone e nella speranza che lo stesso risulti negativo Vi rinnovo l’invito a stare a casa”.