L’inedita versione streaming della Festa della Legalità giunge al quarto e quinto appuntamento. Oggi vi è stato infatti, un duplice incontro: alle 16:00 quello promosso dall’Associazione Unitre Empedocle di Favara e, poi, alle 18:00 quello promosso in sinergia dall’Associazione Fabaria Donna, dalla Casa editrice Medinova, dalla Pro Loco Castello e dalla Prof.ssa Marina Castiglione.

Nel primo incontro il moderatore Giuseppe Veneziano, dopo aver mostrato e letto lo statuto costitutivo dell’Unitre Empedocle Favara, ha illustrato. con l’ausilio di materiale video- fotografico, le molteplici attività già svolte sul territorio dall’ UnitreEmpefocle (Università per la terza età) nonché anticipato i progetti a cui l’Associazione sta lavorando.
Progetti tutti tesi alla promozione del valore della legalità all’incremento della diffusione della cultura dell’ambiente e del valore della vita. Il motivo per il quale L’Unitre ha scelto, per il proprio contributo, il 7 maggio, ha sottolineato Veneziano, risiede nella ricorrenza, in questoa giornata, del compleanno di Stefano Pompeo. Oggi avrebbe compiuto 33 anni se mani assassine non lo avessero strappato, all’età di dodici anni, all’affetto della sua famiglia.

L’emergenza in atto, ha proseguito il moderatore, ha stravolto l’originario progetto che prevedeva una passeggiata della legalità da piazza Cavour fino alla villa Stefano Pompeo. Qui avrebbe avuto luogo la piantumazione dell’albero della pace. Veneziano ha avanzato ufficialmente la proposta che il 7 maggio sia ricordato come la “giornata della vita” inneggianfo a squarcia gola, ha concluso “i bambini non si toccano, la loro vita è sacra”.

Essendo il primo cittadino impegnato con il Ministro dell’Interno, è stata Miriam Mignemi a rappresentare l’A. C. L’assessore, commossa, ha raccontato come fosse sempre vivo in lei il ricordo di quel giorno. Il suo grande sconforto nell’apprendere, all’epoca, la notizia dell’uccisione di Stefano Pompeo, suo coetaneo, che frequentava lo stesso istituto scolastico. “Stefano, ha detto, è sempre nelle mie preghiere”. L’eco che deve risuonare sempre, ha concluso è “Festa della legalità tutti i giorni”.

Ha preso, dunque la parola Diego Caramazza, presidente dell’Unitre Empedocle il quale ha sottolineato che quello di “legalità” è un concetto vasto. Per rispetto delle leggi non deve intendersi, ha esplicato, solo il rispetto delle leggi che la società si è data, ma anche il rispetto delle leggi esistenti in natura. Dove non c’è legalità, ha affermato con forza, non c’è avvenire, non c’è progresso. L’unitre Empedocle si propone, pertanto, di trasmettere i sani valori alle nuove generazioni.
La parola è stata, indi, ceduta al nostro amato Arciprete che con sensibilità ha sottolineato che le molteplici attività dell’associazione sono sotto gli occhi di tutti, ma ciò che lui vede ed apprezza sono i saldi valori che questa trasmette, la sensibilità culturale, spirituale, il prodigarsi per chi versa nel bisogno. D’Oriente ha voluto ringraziare Gaetano Scorsone per aver offerto “l’occasione di mettere in mostra le positività di Favara. Ha poi concluso il suo breve intervento in modo per lui inusuale essendo piuttosto riservato, ovvero esprimendo i suoi sentimenti: “lo dico con tutto il cuore, Amo Favara”.

È seguito l’intervento dei familiari di Stefano Pompeo che hanno ringraziato e sottolineato come questo giorno sia per loro due volte partivolare: perché dedicato alla legalità e perché è il giorno in cui la famiglia ricorda il compleanno di Stefano sempre vivo nei loro cuori e nei loro pensieri.

Hanno chiuso l’incontro Angelo Airò Farulla e Gaetano Scorsone che, riprendendo una sua precedente espressione, ha definito l’ncontro un “tassello del mosaico” che ci mostra una Favara positiva e propositiva, tesa verso il Futuro che le spetta. Ha, dunque, ringraziato L’ UnitreEmpedocle perché ci fa capire che l’impegno al servizio della comunità non ha età.S
Seguirà l’articolo sull’ulteriore appuntamento odierno.