I lavoratori delle Servizio di igiene ambientale nel territorio del Comune di Favara non percepiscono puntualmente le spettanze dal mese di febbraio, e considerato che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro prescrive che gli stipendi devono essere versati entro il quindicesimo giorno del mese successivo a cui si riferisce la remunerazione tra qualche giorno le mensilità sono praticamente tre, febbraio, marzo e aprile.
I sindacati di categoria CGIL Funzione Pubblica – Fit CISL – UIL Trasporti con le loro segreterie provinciali avevano già scritto alle Aziende che formano il raggruppamento di imprese che hanno in gestione in servizio e per conoscenza anche al prefetto di Agrigento, alla Commissione di garanzia di Roma e al sindaco del Comune di Favara per lamentare questo stato insopportabile di insolvenza.
Già lo scorso 23 aprile era stata avviata la cosiddetta “procedura di raffreddamento” ai sensi della normativa vigente, ovvero una specie di apertura di stato di agitazione dove ,appunto, si lamentava la mancata corresponsione delle spettanze mensili. Procedura, che come afferma Vincenzo Iacono in rappresentanza delle tre segreterie provinciali, è stata chiusa negativamente. C’è stato in questi giorni un forte senso di responsabilità da parte degli operatori che, pur non ricevendo lo stipendio da mesi, hanno lavorato regolarmente in considerazione anche dell’ emergenza coved-19.
Ma adesso, come scrivono le Organizzazioni sindacali in mancanza certezze per i pagamenti che impediscono ai netturbini di programmare le spese delle proprie famiglie, hanno deciso di proclamare per la giornata di lunedì 11 maggio 2020 lo sciopero di tutti i lavoratori che operano nel comparto igiene ambientale del Comune di Favara. Nonostante l’astensione dal lavoro, comunque, i lavoratori assicureranno i servizi minimi essenziali prescritti dalla normativa vigente.