“Anche se il partito che rappresento, a Favara, oggi non è in Consiglio comunale, noi di Fratelli d’Italia abbiamo ritenuto opportuno redigere un documento con tre proposte di modifica del regolamento TARI 2020 dopo l’apertura, positiva, al confronto con la città espressa dall’assessore Maggiore”.
Inizia così la nota di Antonio Moscato presidente del circolo Fratelli d’Italia di Favara . “Al fine di meglio operare, Fratelli d’Italia si è voluta confrontare con le parti sociali datoriali e dei consumatori, rispettivamente rappresentati dal Delegato Presidente Confcommercio Favara Arch. Calogero Niesi e dal responsabile regionale di Konsumer Avv. Giuseppe Di Miceli. Confidiamo che possano essere recepite e valutate positivamente anche dagli uffici preposti”.
Nello specifico della proposta, che riportiamo integralmente, Antono Moscato aggiunge: “A mio modo di vedere, queste tre modifiche, a parità di volume di rifiuti raccolti, potrebbe incentivare chi oggi, per un costo esoso e proibitivo del servizio, non riesce a essere in regola con i pagamenti di tutte le rate; ci sarebbe quindi il conseguente incremento del “liquido” nelle casse comunali”.
PROPOSTA DI MODIFICA DEL REGOLAMENTO TARI 2020 DEL COMUNE DI FAVARA
Il sottoscritto Antonio Moscato in qualità di Rappresentante del Circolo Territoriale di Fratelli d’Italia Favara, dopo aver avviato un tavolo di confronto con l’Arch. Calogero Niesi Delegato Presidente Confcommercio Favara e con l’Avv. Giuseppe Di Miceli Responsabile Regionale dell’associazione Konsumer, propone le seguenti modifiche al regolamento TARI che deve essere approvato entro il 30 giugno 2020 dal Consiglio Comunale di Favara.
VISTA La bozza di regolamento della tari deliberata dalla giunta comunale di Favara in data 6 maggio 2020; La propensione manifestata dall’assessore Maria Laura Maggiore durante la trasmissione di Sicilia On Press a valutare proposte di modifica;
PROPONIAMO
1. CHE TUTTE LE ABITAZIONI CIVILI RICADENTI NELLA CATEGORIA DI SECONDA, TERZA, QUARTA CASA CHE RISULTINO NON UTILIZZATE NEMMENO SPORADICAMENTE VENGANO:
a) Considerate, ai fini del pagamento del tributo dovuto, alla stessa stregua delle abitazioni civili regolate dall’articolo 9 bis del D.L. 47/2014. Qualora ad esse siano collegabili utenze elettriche e idriche attive,sarà cura degli uffici comunali di competenza verificare l’effettiva veridicità dell’autocertificazione. Il proprietario per usufruire di questa agevolazione è tenuto a produrre autocertificazione nella quale attesta che l’abitazione oggetto di agevolazione è disabitata.
b) Vengano totalmente esentate dal pagamento del tributo tutte le abitazioni, anche agibili, che non hanno alcuna utenza idrica ed elettrica attiva. Si esclude, come requisito necessario per tale esenzione, la presenza di mobili e/o suppellettili.
2. DI ESENTARE DAL PAGAMENTO DEL TRIBUTO TUTTI I LOCALI (DI QUALSIASI CATEGORIA) A CONDIZIONE CHE AD ESSI NON SIANO RICONDUCIBILI UTENZE ELETTRICHE ED IDRICHE ATTIVE.
Antonio Moscato
Pres. Circolo Fratelli D’Italia Favara