Una laurea si riceve dopo un percorso di studi universitari, si può ricevere anche “honoris causa” in quanto ci si è distinti nel corso della propria vita in modo particolare nella materia della laurea. Il maestro Giuseppe Maurizio Piscopo ha ricevuto da una Università speciale un titolo accademico speciale: “Laurea simbolica” in “Serenate e suonate dei barbieri”.
Un riconoscimento per il suo percorso di ricerca letterario e musicale conferitogli dall’Universtià della Barba di Palermo e consegnatogli dal decano dei barbieri siciliani Franco Alfonso, nel suo storico salone di Palermo.
Anche se non esiste la “Università della Barba” ne tanto meno il titolo di “Laurea simbolica”, il riconoscimento per il maestro Piscopo ci sta tutto. E’ indubbio l’impegno, il lavoro di ricerca, la grande passione che Giuseppe Maurizio Piscopo ha dedicato alle serenate e alle suonate dei barbieri. Un percorso iniziato con Antonio Zarcone e poi portato avanti con Mimmo Pontillo, Giuseppe Calabrese, Pasquale Augello, Mario Vasile, Nino Nobile e Raffaele Pullara.
Il neo laureato ha discusso la tesi: “Quando i barbieri partivano per la lontana Merica” e ha suonato con una preziosa fisarmonica d’epoca musiche dei saloni e canti dei migranti in partenza per la lontana “Merica”. Alla cerimonia è intervenuto Salvatore Ferlita che ha parlato dei barbieri nella letteratura del mondo. Il pubblico presente, nel pieno rispetto delle normative per il contenimento della pandemia da Covid19, è rimasto incantato per tutte le notizie curiose che ha appreso. Il maestro Maurizio Piscopo, che ha ricevuto in omaggio anche un rasoio in legno, ha voluto dedicare una sua composizione al barbiere Franco Alfonso storico barbiere del Presidente Mattarella, andato in pensione proprio lo stesso giorno della cerimonia. Ecco il testo della poesia:
Lu varberi.
E’ l’omu chi vonnu tutti li muglieri,
vusca sordi a palati e avi li mani profumati.
Quannu porta i serenati, li fimmini perdinu li nuttati,
si votanu ni lu lettu e n’un trovanu cchiù rizzettu.
Quannu lu varberi sona u mandulinu
passa la notti e passa lu matinu.
A chi servi circari ricchizzi ni stu munnu,
chi vannu tutti n’funnu.
Assittativi na seggia du varberi
e circativi na beddra muglieri.
Una esperienza che sarà ripetuta nei saloni del palermitano e nella provincia di Agrigento.