I netturbini sono ormai all’ottavo giorno di sciopero, i favaresi sono sommersi tra i rifiuti in pieno periodo di pandemia e a fronte di ciò la partita deve ancora iniziarsi.
Unica novità per quanto detto dall’assessore Bennica, con la sindaca non riusciamo a parlare, venerdì prossimo l’amministrazione sarà ricevuta dal Governo regionale per individuare una soluzione. Se così fosse, lo scenario sarebbe di un’altra settimana di astensione dal lavoro da parte degli operatori ecologici.
Su un problema di così inaudita gravità, dove ogni parte afferma di avere ragione, gli unici danneggiati sono i cittadini e i lavoratori. Mentre non si capisce bene il motivo dello stare fermi. La sindaca dice di avere tutte le ragioni del mondo, denunciasse le ditte che gestiscono il servizio, queste ultime, dal canto loro, affermano di essere in regola, denunciassero la sindaca e infine i sindacati denunciassero tutto il mondo arabo. Si aspetta, quando il degrado della città è al suo massimo e così il rischio per la salute dei favaresi.
Per dirla come l’avvocato Leonardo Cusumano “quando Sagunto veniva espugnata a Roma si discuteva, qua zitti e muti”.