Sono due la navi della GNV con a bordo i migranti, sbarcati a Lampedusa o soccorsi in mare, che attendono di terminare il periodo di quarantena per essere poi destinati alle varie strutture di accoglienza sparse nel territorio.
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Alla “Rapsody” che da giorni staziona in rada nel mare antistante il porto di Porto Empedocle, e che periodicamente entra in porto per barcare chi ha terminato il periodo di quarantena, si è aggiunta anche la “Adriatica” che stazionava nelle acque antistanti Trapani e che è stata dirottata a Porto Empedocle per fare sbarcare i suoi ospiti. In banchina sono ad attendere lo sbarco di oltre un centinaio di migranti, per la maggior parte minorenni, i mezzi dei vari centri di accoglienza del territorio ai quali la Prefettura li ha assegnato, ed anche alcuni autobus che porteranno i migranti in altre strutture dell’isola.
Nei giorni scorsi, durante lo stazionamento in porto delle navi sono state registrate anche delle fughe di migranti che hanno approfittato del momento in cui la nave stava attraccando in banchina, ed eludendo la sorveglianza delle forze di polizia, si sono gettati in acqua, oppure si sono dileguati direttamente sul molo.
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Un traffico portuale che sta animando lo scalo marittimo empedoclino e che sta dando, comunque, un po’ di respiro agli operatori portuali, pilota, ormeggiatori, agenzie marittime, in quanto gli armatori delle navi, ovvero il Ministero dell’Interno che le ha noleggiate, pagano i servizi portuali cioè l’assistenza nelle manovre di ingresso, ormeggio e di uscita dal porto.