Sul particolare fenomeno dello sfregio alla città causato dall’affissione ndo cojo, cojo ce ne siamo occupati in diverse occasioni con il risultato di avere spinto l’amministrazione comunale ad un incontro programmato per giovedì prossimo alle ore 11 nella sala consiliare con i titolari delle agenzie funebri, delle tipografie e di affissioni.
Un incontro difficile da decifrare quando le regole ci sono da anni e occorre solo farle rispettare. Hanno deciso così e aspetteremo il risultato della loro scelta.
Intanto, Antonio Palumbo segretario provinciale di Rifondazione ed ex consigliere comunale di Favara, ha qualcosa da dire sull’argomento.
“Questa amministrazione – dice Palumbo – è colpevole di aver ucciso un settore importante per le casse comunali, riuscendo nel contempo a rendere la nostra città più sporca e degradata che mai. Il servizio di pubbliche affissioni rendeva al comune di Favara qualcosa come 200milioni di lire. L’attuale amministrazione ha rinunciato per incapacità, per scelta o peggio ancora per altro, a tutta la pubblicità indiretta, che rendeva migliaia di euro al comune, con la scelta di rimuovere tutti i cartelloni affidati a terzi. Vero è che la maggior parte erano abusivi, ma cosa ha fatto l’amministrazione dopo questa rimozione? Perché il settore non è stato riattivato nel rispetto della legge e delle regole? Vorrei ricordare agli attuali inquilini del palazzo comunale che avevo predisposto, insieme ad un dirigente e un dipendente, un regolamento dettagliato, con il numero di cartelloni, con la dislocazione sul territorio e con un regolamento per l’affidamento. Tale regolamento era stato messo a disposizione dell’attuale amministrazione e consiglio comunale. Niente come tutto il resto del lavoro fatto dagli altri, o dilapidato con modifiche strumentali (vedi regolamento NCC) o dimenticato nel nulla”.
Per la serie “meglio tardi che mai” oggi l’amministrazione comunale si è posto il problema dopo diversi articoli pubblicati sul nostro giornale.
Noi, dal canto nostro, continueremo a seguire, fino nei dettagli, la vicenda sapendo che a fari spenti ogni parte in causa, politici e burocrati, continuerà a girarsi i pollici e ad essere complice del degrado cittadino a danno dei favaresi che sperano nel decoro del loro paese.