Il 3 maggio ha avuto inizio la prima delle cinque giornate in cui si dipana il nutrito programma della XIII edizione della Festa della Legalità messo a punto dal coordinatore, nonché ideatore della stessa, Gaetano Scorsone.
Stamane, come terzo appuntamento della terza giornata, alle 11.30 circa, presso i locali della Tenenza dei Carabinieri di Favara si è svolta una sobria cerimonia durante la quale è stato scoperto un manufatto in vetro infrangibile donato dall’area Padre Pino Puglisi -riferisce Gaetano Scorsone- “per esprimere i sentimenti di gratitudine all’Arma e ricordare i suoi Caduti; un manufatto che rappresenta non solo il sentito omaggio della comunità cittadina all’istituzione Arma dei Carabinieri ma, che al tempo stesso, vuole accarezzare il ricordo dei suoi Caduti nell’assolvimento di quel DOVERE dal quale è derivata- rafforzandosi nel tempo- la garanzia dei nostri DIRITTI”.
La lastra di vetro infrangibile, delle dimensioni di 65×100 cm è stata realizzata con moderne tecniche digitali in HD (alta definizione) per una più elevata qualità delle immagini e dei colori e riporta, all’apice, lo stemma araldico dell’Arma Benemerita, ai due lati in basso, le foto dell’app. Calogero Cicero e del car. Fedele Di Francisca uccisi, il 14 settembre del 1945, durante uno scontro a fuoco con dei rapinatori; al centro, una delle incisive frasi del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che dà la chiave di lettura del sacrificio dei due Carabinieri: “Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli” , in basso al centro, in corrispondenza dello stemma araldico, la targa recante la motivazione della donazione :
Il manufatto è stato realizzato con sfondo rosso e blu che sono i colori dell’Istituzione Arma dei carabinieri: Il rosso simboleggia l’amore ardente, il coraggio, l’audacia, mentre il blu, la fedeltà, la giustizia l’amor di patria e il valore militare.
Dopo il taglio del nastro tricolore, il drappo bicolore (rosso e blu) di copertura, è stato rimosso dalle più alte autorità presenti ovvero la sindaca Anna Alba e il Col. Vittorio Stingo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento.
Hanno presenziato alla cerimonia: il Tenente Fabio Armetta, al comando della Tenenza locale da circa otto mesi, il Capitano Gabriele Treleani che lo ha preceduto in tale ruolo, il Luogotenente Vaiana Michele, in servizio presso la Tenenza di Favara, il Capitano Marco La Rovere Comandante della Compagnia di Agrigento e il Comandante in seconda della Capitaneria di Porto Empedocle, Capitano di Fregata, Daniele Governale.
La scopertura del manufatto è stata preceduta dall’ascolto dell’Inno Nazionale, cantato all’unisono da tutti i presenti, e seguita da quello del Silenzio di Nini Rosso, brani che non hanno mancato di commuovere gli astanti. I sentimenti di raccoglimento si sono intensificati grazie ad un momento di preghiera guidato dall’amato arciprete di Favara, Don Giuseppe D’oriente.
A seguire Marika Taibi e Diego Giglia, in rappresentanza della neo-nata Consulta Giovanile, hanno letto un racconto rimato sul sacrificio dei due Carabinieri, Cicero e Di Francisca, a firma di Gaetano Scorsone.
E’ stato il col. Vittorio Stingo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento, a chiudere l’evento con un breve ed incisivo intervento: “Grazie a tutti i cittadini di Favara, donne e uomini che, al nostro fianco, danno significato reale alla parola Legalità e che oggi sono qui rappresentati dal primo cittadino, dalla sindaca, che avvolta nella fascia tricolore dona valore aggiunto a quello che è il significato reale della parola Legalità ; il nostro grazie va alla popolazione perché tutti i giorni ci accoglie, tutti i giorni fa si che il nostro sforzo, lo sforzo delle Istituzioni pure, sane quali la Chiesa, ad esempio, quali l’associazionismo, mi rivolgo in particolare all’area Padre Pino Puglisi, rendono nobile ciò che facciamo, rendono utile ogni sforzo finalizzato a rendere utilizzabile ciò che è pubblico. Legalità vuol dire Libertà, è una parola molto semplice, ma Libertà è una parola altrettanto complessa, vuol dire Democrazia, vuol dire avere la possibilità di uscire di casa e di godersi la propria vita e questo è il senso del nostro essere, dare voce a chi è giusto, dare voce alle fasce deboli, dare voce a chi non ha voce, dare voce a chi ha bisogno di comunicare. Grazie Favara, grazie al sindaco, grazie a tutti.
Moderatrice Lilia Alba, coadiuvata da Giuseppe Moscato che ha ripreso in diretta facebook l’evento, visionabile anche in differita sulla pagina di SiciliaOnPress.