A Favara è in atto una sorta di ribellione a danno della civiltà e nel dispregio delle leggi dello Stato.
La situazione non è identica da anni ma peggiora continuamente in una città resa ormai invivibile da parte di un esercito di incivili.
All’inizio del fenomeno si pensava al solito gruppo quasi fisiologico di persone refrattarie alle regole, adesso è la totale sconfitta della città. Interessa a qualcuno la totale e vergognosa sconfitta delle persone perbene? La risposta alla domanda è nella radicata sfiducia della gente virtuosa. I fatti e la inaccettabile durata degli stessi la dicono lunga sul disinteresse ad agire per colpire gli autori e reprimere il triste fenomeno. Non si cercano i responsabili e non si controlla il territorio eppure una serie di istituzioni dovrebbe avere interesse e motivazioni ad intervenire. Le strade di collegamento con la città sono fiumi di rifiuti e sono di pertinenza dell’ex Provincia regionale, sulla 640 di competenza dell’Anas insiste una costellazione di rifiuti, la rete stradale interna di Favara è uno spettacolo indicibile. “Fatti i cazzi to” è la scontata risposta degli incivili a qualsiasi intervento da parte dei cittadini rispettosi delle regole ed è a rischio anche l’ordine pubblico.
Le ditte che gestiscono il servizio ecologico da settimane utilizzano tutto il personale, distraendoli dalla normale attività, per bonificare i cumuli di spazzatura che dopo pochi minuti ricompaiono. Intanto, i contribuenti pagano maggiori costi per la discarica indifferenziata.
Questa mattina in via Olanda, dove gli autori dovrebbero preoccuparsi per la presenza della Tenenza dei Carabinieri, e nella centralissima via Aldo Moro, via vai del traffico pedonale e automobilistico, le prime buste si sono presentate giusto il tempo che è passato dalla bonifica alla verifica del responsabile del servizio che ci ha inviato gli scatti pubblicati.
Ieri la via Cicero e Di Francisca era un orrendo fiume di rifiuti, oggi è stata bonificata e durerà poche ore.
Lungo è l’elenco degli esempi che testimoniano la situazione di massimo allarme per l’igiene e l’ordine pubblico.
A Favara è in atto una sorta di ribellione a danno della civiltà e nel dispregio delle leggi dello Stato, quando la gente è stanca di sentirsi dire che non ci sono vigili urbani, come se fosse accettabile una città senza la polizia municipale; è stanca di miserevoli giustificazioni come se non avesse il diritto ad essere tutelata come in un’altra qualsiasi realtà della Repubblica italiana.
Noi del giornale continueremo a parlarne e a denunciare i fatti, escludendo, da parte nostra qualsiasi forma di rassegnazione alla vittoria degli incivili. Oggi raccontiamo la cronaca di una triste sconfitta per totale assenza di difesa da parte delle istituzioni, sperando di raccontare domani un doveroso seppure tardivo intervento da parte loro.