Al giornale dedico tutti i miei sforzi per offrire ai lettori il miglior prodotto. E’ chiaro che è impossibile sperare nella generale soddisfazione. Ci sono state e ci saranno le critiche negative che accettiamo e cerchiamo di farne tesoro.
Il mio principale interesse è per il giornale che, in campagna elettorale, deve restare equidistante dalle diverse posizioni politiche dei contendenti.
Detto questo, oggi, semplicemente per avere espresso rispetto per la decisione di Salvatore Montaperto di non partecipare alle dirette, sono stato promosso a sostenitore della sua candidatura.
Il mio è il giudizio della persona che rispetta le opinioni degli altri. Io non sono e non devo essere un politico a part-time che si alterna ora a fare il politico e ora il giornalista. Montaperto non vuole partecipare? Rispetto la scelta.
Rispetto e, aggiungo, apprezzo, Peppe Infurna e Antonio Palumbo che accettano di essere nostri graditi ospiti dandoci la possibilità di essere strumento di informazione e di comunicazione.
Non spetta al giornalista, se non vuole essere di parte, alimentare la polemica o i contrasti.
Peppe Infurna e Antonio Palumbo hanno accettato di essere nostri ospiti, ci fanno lavorare, Totò Montaperto, almeno al momento, ha desistito. Nessuna speculazione sul mio rispetto alla sua decisione, come non le accetto sulla mia abitudine di frequentare, da anni, la stazione di servizio di Antonio Palumbo o sul soffermarmi con Peppe Infurna che conosco da diversi decenni.
Favara non è New York, ci conosciamo tutti e la parentesi politica non congela i rapporti umani. La parentesi politica è destinata, esclusivamente, a formare la valutazione sul candidato da votare.
Peppe Infurna e Antonio Palumbo saranno, in settimana, nostri ospiti e ci auguriamo in futuro anche Totò Montaperto.