L’unica immediata risposta al caro Tari (tassa rifiuti) sta nel ridurre le quantità del conferimento nella discarica dell’indifferenziato.
Il costo annuale che si paga in piu per soddisfare la non ragionevole abitudine di “mi stuffà, metto tutto insieme il martedì sera” o dell’altrettanto incivile abbandono dei rifiuti si aggira intorno al milione di euro.
In soldoni, i favaresi oggi pagano tre milioni di euro per conferire nelle due discariche dell’organico e dell’indifferenziato, con un minimo civile sforzo taglierebbero la spesa di almeno un terzo.

L’ammistrazione comunale ha già attivato una serie di controlli. Recentemente le aziende che gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti hanno dato la loro piena disponibilità nel controllo della qualità del conferimento dell’utenza.
“Noi siamo disponibili fin da subito- ci dice Gaspare Calabrò, dell’Ati Iseda – ma deve essere rispettata l’ordinanza del sindaco che vieta l’utilizzo del sacco nero che rende più difficile e complicato controllare”.
In tempi brevi l’amministrazione comunale incontrerà le aziende che gestiscono il servizio e attiverà una serie di iniziative di contrasto al particolare fenomeno.