Si continua a conferire tutto e di più in modo indifferenziato il martedì sera.
A nulla è valso, per scoraggiare il fenomeno, l’aumento imposto dal mese di agosto del 30 per cento dalla discarica di Traina, così come nulla hanno prodotto gli allarmi lanciati dalla stampa.
Favara non cambierà mai senza il coraggio di farla cambiare. Occorre cambiare piuttosto del solito babbiu per spegnere la polemica del momento.
Chi permette ai netturbini di non controllare, come dovrebbero da contratto, i rifiuti ritirati? La domanda se la pone il consigliere comunale Giuseppe Lentini e va oltre.
“Tu parli di coraggio- dice Lentini- e hai perfettamente individuato ciò che è mancato in questi mesi. Adesso giriamo pagina ed iniziamo a chiedere al sindaco il totale rispetto del capitolato d’appalto dei rifiuti, in particolare, il loro ritiro”. In pratica se non è conforme non dev’essere raccolto con il richiamo al cittadino attraverso l’applicazione del bollino rosso.
Mentre è comodo, per le ditte che gestiscono il servizio, buttare tutto dentro i cassoni degli automezzi e chi si è visto, si è visto. Le regole ci sono, Favara non le rispetta o poco fa per farle rispettare e questo a danno di tutti.
Torniamo a parlare, così come facciamo da mesi, di un grave e pericoloso comportamento che danneggia l’ambiente ed aumenta i costi del servizio che grava sui contribuenti, nella speranza di sollecitare il tanto promesso e atteso cambiamento per una città messa in ginocchio dall’abusivismo in tutti i settori e non solo sui rifiuti. Nessuno punti l’indice sulla esclusiva responsabilità dell’ammistrazione comune, che ha le sue colpe, ma tanti sono i responsabili sulla sorte di Favara, alla quale viene negato un destino migliore.