Secondo il poco che trapela dalle indagini, il dottore Gaetano Alaimo sarebbe stato ucciso da un solo colpo di pistola che l’omicida gli avrebbe sparato alle spalle.
Una ipotesi è che la vittima accortasi dell’arma e dell’intenzioni del Vetro, abbia provato a fuggire e in quel preciso momento l’omicida abbia premuto il grilletto dell’arma, tra l’altro sembrerebbe non denunciata.
Le ragioni che abbiamo spinto al gesto criminale sarebbero legate alla concessione della patente di guida.
Vetro avrebbe parlato del presunto mancato rilascio di un documento indispensabile per il rinnovo della sua patente di guida. Ha riferito d’aver sollecitato ripetutamente «quella carta», dicendosi disposto anche a subire un intervento chirurgico per avere il certificato che però non è mai arrivato e che, a suo dire, lo specialista non voleva proprio fargli.
Ha raccontato di aver casualmente trovato, nella giornata di lunedì, una pistola in campagna e d’essere andato, ieri pomeriggio, al Poliambulatorio per uccidere il cardiologo.
A coordinare le indagini, il procuratore capo facenti funzioni Salvatore Vella e il sostituto Elena Manno.